Magazine

Berlusconi: non saranno mica stati comunisti i padri costituenti?

Creato il 24 aprile 2011 da Paul86
Cosa accade a questa Italia?
Domanda legittima considerando i livelli toccati in questi ultimi 15 anni.
C'è un qualcuno che vuole ottenere un qualcosa e per ottenerlo utilizza tutto ciò che è in suo potere, anche se può significare andare oltre la legalità. 
E neppure l'illegalità è un problema perché se lo strumento va contro la legge, la legge può essere anche cambiata.
Il cambiamento di per se è essenziale all'evoluzione, di qualsiasi cosa: è il fine del cambiamento a descrivere se esso è buono o cattivo.
In Italia c'è un uomo che vuole cambiare la costituzione.
Perché farlo? Risposta più naturale: il popolo.
Risposta italiana: il premier Silvio Berlusconi.
La sub-cultura della destra berlusconiana sta snaturando le basi della civiltà repubblicana di questo paese.
Già, perché l'Italia è l'unico paese dove una fazione politica corrisponde al suo leader: anomalia tutta italiana, il partito esiste fino a che esiste Silvio Berlusconi. Tolto lui il partito si sgretola come un castello di sabbia al sole poco umido.
Ma nel mentre il castello è ancora li, agli umili servi il compito di tenerlo in vita.
Come tenere in vita un castello di sabbia? Bagnandolo chiaramente.
Per garantire lunga vita al Premier l'obiettivo del Pdl è modificare la costituzione: togliere poteri ai vari organi di garanzia e accentrarli in un'unica persona.
Attacchi strumentali, volgarità, derisione delle istituzioni, attacchi ai magistrati o comunque a tutti gli avversari.
La volontà di demolire è evidente: mettere mano alla costituzione non per un esigenza politica collettiva, cioè il popolo ma per un esigenza politica individuale, cioè Silvio Berlusconi.
La costituzione non è immodificabile, ci mancherebbe! L'orrore è vedere il genere di modifiche pensate dalla coalizione Lega-centrica e vedere l'inesistente visione di insieme, di coerenza (processo breve ala camera, processo lungo al senato), di durata (tendenzialmente le norme non durano data l'incostituzionalità).
Le riforme tanto cantate dal Pdl sono in realtà pseudo-riforme: obiettivo unico è personalizzare la costituzione ai voleri della cavaliere.
Una piccola carrellata:
- Riforma del 2005: tentativo di depotenziare il ruolo del Presidente della Repubblica. Il referendum del 25 giugno 2006 boccia la legge.
- riforma della Giustizia del 10 marzo 2011: l'urgenza del potere politico di mettere sotto controllo il potere giudiziario, nell'interesse di Berlusconi
- Riforma art.41: Tremonti dice L'attività economica privata è libera ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale, con gli altri principi fondamentali della Costituzione o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana": da una parte si professa il liberismo, nell'altra il colbertismo
- art. 1: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del Parlamento, quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale" cioè garantire al presidente del Consiglio, ora e per sempre, un potere gerarchicamente sovraordinato a tutti gli altri, dal Capo dello Stato alla Consulta
- La riforma art. 136 e il declassamento della Consulta: è di Raffaello Vignali l'ultima pazzia. Si vuole  limitare l'intervento della Consulta ad una funzione "meramente dichiarativa" dell'illegittimità costituzionale delle leggi. Se bocciate dalla Corte, cioè, queste non saranno più abrogate, ma dovranno tornare in Parlamento per le eventuali modifiche del governo.": il Pdl vuole declassare la Consulta, perché non può più rischiare che gli vengano respinti i Lodi Schifani-Alfano o le leggi sulle prescrizioni brevi e i processi lunghi.
Tutta questa necessita di modificare la costituzione mi fa sorgere un dubbio..... Saranno mica stati comunisti i padri costituenti?
Berlusconi, riscrivila tutta te la costituzione, guidato dalla tua imparzialità!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :