In generale, sia a destra che a sinistra, la politica offre degli spunti ridicoli sui quali imbastire spiritose considerazioni e lo sanno bene anche coloro che ci campano su queste scivolate come le trasmissioni radiofoniche “La Zanzara” di Radio24 e “Un giorno da pecora” di Radio Rai.
Appena sotto le gaffe, l’altro genere letterario molto in voga è il retroscena, tutte notizie che di fatto sono “al condizionale” anche se la forma grammaticale spesso è quella delle certezze. Leggiamo di dispetti, mezze frasi, dissapori tra i ministri che, come nel caso del “cretino” di Tremonti vengono confermate da fatti, ma in altri casi, la maggior parte, è impossibile verificarli.
Al terzo posto o più in alto a seconda dei periodi, troviamo le intercettazioni e le beghe giudiziarie ad esse legate che sono la moda del momento.
Alla fine, ma solo alla fine, viene la notizia politica, quella vera.
Vista la povertà del dibattito politico attuale proabilmente non è neanche un male ma il caso di oggi è veramente, a mio parere, emblematico.
Quattro notizie clamorose in poche righe e nessun quotidiano, a parte quello interessato, gli dedica la prima pagina.
1. Berlusconi rilascia un’intervista a Repubblica.
2. Berlusconi dice che non si ricandida alle prossime elezioni.
3. Berlusconi dice che il candidato premier del PDL sarà Angelino Alfano.
4. Berlusconi dice che fosse per lui si dimetterebbe già da ora.
E poi qualche altra mezza notizia come quando dice che non è interessato al Quirinale non ritenendosi adatto e propone Gianni Letta, oppure quando afferma che sopporta a mala pena Tremonti e non ne condivide l’individualismo e il suo sentirsi superiori agli altri.
Notizie che dissinnescano molta fuffa politica degli ultimi mesi e per le quali, soprattutto quelle relative alla successione, qualunque giornalista avrebbe pagato oro per averne l’esclusiva. Ma oggi e nei prossimi giorni, lo possono vedere tutti in rete e in edicola, il terremoto politico è Tremonti che abita nella casa di uno dei suoi consiglieri (Milanese) per i quali è stato chiesto l’arresto.
La casa di Tremonti. Questo il titolo di cui si parlerà sotto l’ombrellone mentre ci si gratta la pancia o si lancia un urlo al bambino che si allontana troppo.
Berlusconi scalzato persino nell’interesse dei giornalisti, dei giudici e dei giustizialisti.