Lo scandalo Ruby che sembrava essere ormai alle spalle, anche grazie al lavoro oppiaceo dei suoi mass media, è esploso nuovamente espandendosi a macchia d'olio, sono sempre più numerose le telefonate e le intercettazioni che gettano molte ombre sulle notti del premier.
Smontiamo subito la prima tesi dei berlusconiani di ferro "E' casa sua, la sua vita privata e fa quello che vuole".
Facendo finta di non vedere l'enorme dilemma etico che solleva il comportamento del premier ce n'è un altro ben più pratico.
Assioma: la legge è uguale per tutti. quindi se io coltivo marijuana in casa mia non devo essere perseguibile, perchè è casa mia ed è la mia vita privata. Perchè pagare per prestazioni sessuali è un reato e poco importa se lo consumi in un sontuosa villa di tua proprietà o su un sedile di una Panda scassata.
Che la legge valga per tutti così corro a fare incetta di semini e siamo tutti contenti.
BASTA con la storie delle toghe rosse.
Primo seguendo il suo ragionamento, i magistrati sono comunisti, il comparto scuole è comunista, la cgil è comunista, i giornalisti non suoi sono comunisti, logica conseguenza elettorale sarebbe trovare il partito di estrema sinistra con un bacino di voti intorno almeno al 30%, invece......invece non riescono neppure ad ottenere abbastanza voti da sedere in Parlamento, che strano.
E sopratutto, torno a ripetermi, va bene la sua teoria, basta che valga per tutti, che se domani mi arrestano io possa oppormi al processo perchè i giudici che mi devono giudicare sono di idee politiche opposte alle mie, o tutti o nessuno.
E' intollerabile dire che è sotto attacco da una certa stampa, quando lui controlla tre reti nazionali, ne influenza almeno altre due e possiede o è azionista di un gran numero di quotidiani ( e per piacere risparmiateci l'ipocrisia di dire che alcuni non sono suoi ma del fratello, della figlia della nuora o del panettiere)
Se Berlusconi è innocente come dice e come fino a prova contraria è si faccia giudicare, come qualsiasi privato cittadino, perchè è inammissibile che il primo ministro non si faccia processare perchè non si fida, e cosa dovremmo dire noi, comuni sudditi che non abbiamo i suoi avvocati, la sua possibilità di creare leggi ad hoc, la sua forza economica?
Al signor Berlusconi, vengono contestati alcuni reati gravi, concussione sfruttamento della prostituzione, che in qualunque altro paese gli sarebbero costati come minimo il posto (in altri paesi sono stati esautorati ministri per aver messo in conto al parlamento il noleggio di alcuni film da Blockbuster).
Io non so se è colpevole o meno, ma penso che "ce l'hanno tutti con me" non sia una line difensiva credibile e basata su fatti come dovrebbe essere quella del Presidente del Consiglio.
Sono stanco di vedere il paese ridotto alla fame e sentir dire che la legge che ha la priorità è quella sulla giustizia, come se la disoccupazione, l'inflazione e la crisi fossero quisquiglie da niente.
Io voglio vivere in uno stato democratico, dove la magistratura faccia il suo dovere serenamente e i politici cerchino di migliorare le condizioni di vita di TUTTI i cittadini.
Voglio vivere in un paese dove le rivelazioni di una escort non mettano in ginocchio il mio governo, dove il mio premier non paga per le "coccole", dove fare la soubrette non sia un corso per diventare ministro, dove la bellezza esteriore non centri una mazza con la professionalità, dove chi commette un reato sconti la sua pena, qualunque sia il nome scritto sulla carta d'identità.
Evidentemente chiedo troppo per questa piccola repubblica delle banane che è diventata l'Italia
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