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Bernardo Silva, “o Messizinho” del Monaco

Creato il 09 febbraio 2015 da Marco Santi Trombetta @MarcoSantiii

Oggi andremo a scoprire più da vicino uno dei giovani prospetti più interessanti del Monaco, ovvero il trequartista portoghese Bernardo Silva.

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BIOGRAFIA- Bernardo Mota Veiga de Carvalho e Silva (noto semplicemente come Bernardo Silva) è nato il 10 Agosto del 1994 a Lisbona, capitale nonché città più grande del Portogallo. La sua carriera calcistica inizia tra le fila del Benfica, dove effettua tutto il percorso di formazione militando in tutte le selezioni dell’accademia delle “Águias” tra il 2002 e il 2013. La sua esplosione definitiva arriva proprio nel corso dell’ultima annata, quando insieme alla sua squadra vince la Portuguese Juniors Championship, precedendo di un solo punto gli acerrimi rivali del Porto; decisiva la vittoria all’ultima giornata contro il Rio Ave, arrivata grazie alla doppietta del difensore João Cancelo. I grandi risultati a livello giovanile, lo portano (nella stagione successiva) all’esordio tra i pro con la squadra B degli “Encarnados”, con cui debutta il 10 Agosto del 2013 nel match, finito a reti bianche, contro la Trofense; con la squadra B del Benfica colleziona in totale 38 presenze, condite da 7 reti e altrettanti assist, tra cui si insinua anche l’esordio nel team A, nel match di Coppa (detto anche Taça de Portugal) nella vittoria di misura contro il Cinfães, dove giocò gli ultimi 10 minuti di gioco. Ma le cose migliori si vedono nella Segunda Liga con la seconda squadra, dove non solo viene eletto per tre volte giocatore del mese (Ottobre e Dicembre 2013, Gennaio 2014), ma viene premiato come giocatore rivelazione della stagione. Il Benfica però non ha spazio per inserirlo direttamente in prima squadra e così lo cede in prestito al Monaco con un accordo annuale; per vederlo in azione non ci vuole molto, infatti il 17 Agosto del 2014 arriva il debutto nel match di Ligue 1 contro il Bordeaux (perso per 4-1), dove rileva l’argentino Ocampos nel corso della ripresa. La prima presenza da titolare, invece, arriva circa 1 mese dopo nel match contro il Guingamp, mentre la prima rete tra i pro è quella pesante nel match contro l’OM di Bielsa, dove garantì la vittoria ai suoi; il Monaco, capendo il grande potenziale passatogli tra le mani, in questa sessione invernale ha deciso di pagare il riscatto, fissato a circa 16 milioni, al Benfica, acquisendo definitivamente il giocatore. Finora “o Messizinho do Seixal” ha collezionato 26 presenze, 3 gol ed 1 assist.

NAZIONALE- Nel 2013, in seguito alla vittoria della Portuguese Juniors Championship è stato un grande protagonista della cavalcata della “Seleccao das Quinas” U19 nell’Europeo di categoria (disputatosi in Lituania), che si fermò solo in semifinale al cospetto della Serbia (vittoriosa solo dopo la lotteria dei rigori), poi campione; in totale con la selezione U19 ha collezionato 13 presenze e 2 reti, una delle quali messa a segno proprio nel corso di quella semifinale. Ciliegina sulla torta è stato inserito anche nella lista dei 10 migliori prospetti U19 stilata da degli esperti UEFA; alla luce di tutto ciò, il suo cammino con la nazionale non si è interrotto, infatti Bernardo Silva è entrato subito a far parte del progetto dell’U21, con cui finora ha collezionato 8 presenze e 5 gol.

STILE DI GIOCO- Considerato, in patria, come uno dei migliori “craque” di tutta la nazione (e non solo), in questi anni è maturato tantissimo affinando le proprie abilità e costruendosi un’identità definitiva. Partito come vera e propria punta tra le fila delle giovanili del Benfica e della squadra B, con il passare del tempo, soprattutto in nazionale, è indietreggiato sempre di più sino a diventare un vero e proprio trequartista, posizione dove vengono risaltate maggiormente le sue abilità. Dotato di un repertorio tecnico pazzesco, è l’incubo di ogni difesa, in quanto grazie alla sua capacità di mantenere la palla incollata al piede riesce ad essere una spina nel fianco anche se marcato stretto o addirittura raddoppiato; questa sua abilità di giocare con un fazzoletto lo rende fondamentale anche nelle azioni di rimessa o quando c’è bisogno di far respirare la propria squadra in un momento di grande affanno (basta vedere il match contro l’OL, dove mise a segno anche il gol decisivo, o quello di Champions contro il Bayer Leverkusen). Inoltre c’è da sottolineare anche la sua grande dinamicità e duttilità, infatti se gli viene concesso di svariare su tutto il fronte offensivo senza limitazioni (come peraltro fa già Jardel) diventa davvero devastante, soprattutto quando è sugli esterni, posizione dalla quale è pericoloso sia quando deve cercare il fondo (e dove delizia il pubblico con le sue funamboliche giocate sulla linea laterale) sia quando prova ad accentrarsi per cercare la conclusione. Da segnalare, oltre ad un discreto fiuto per il gol quando è in area piccola (dovuto al suo passato da punta), anche le sue grandi potenzialità da assist-man, infatti tra Benfica ma soprattutto nazionale portoghese ha regalato delle perle anche sotto questo punto di vista, un’esempio è il grande passaggio di tacco, fatto nel match con l’U21 del Portogallo contro Israele per Ricardo Pereira (per la cronaca il match è terminato con una vittoria per 4-3, con doppietta dello stesso Bernardo). Insomma un giocatore di una caratura tecnica fuori dal comune, che se arriva ad affinare ulteriormente il suo feeling con il gol potrebbe diventare davvero uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.

FUTURO- Bernardo Silva, facente parte di una generazione di talenti parecchio proficua per il Portogallo (tra cui ci sono anche Marcos Lopes, Bruno Fernandes, Joao Texeira, Cavaleiro e Tozè), è stato appena riscattato dal Monaco per la “modica” cifra di 16 milioni; un ottimo colpo quello messo a segno dalla dirigenza monegasca, infatti “o Messizinho do Seixal” potrebbe fare la fortuna del club biancorosso per parecchi anni, anche nel caso in cui venisse venduto a qualche big, diventando un nuovo “James Rodriguez”.



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