Magazine Motori

Bernie Ecclestone chiude la borsa

Da Carlo69 @F1Raceit

Londra, 29 Aprile 2013 – Bernie Ecclestone ha ristretto i cordoni della borsa. In soldoni, e’ proprio il caso di dirlo, niente piu’ premi a chi arriva ultimo.

Fino allo scorso anno, anche il team che arrivava al di fuori dei primi dieci, aveva la possibilita’ di ricevere un premio di 10 milioni di dollari, secondo quanto previsto dal Concorde Agreement.

Come tutti sanno il Concorde Agreement non e’ stato firmato, ma Ecclestone ha raggiunto una serie di accordi separati con i vari team per la stagione 2013, tutti a parte la Marussia.

La ragione per cui la Marussia non avrebbe un accordo commerciale con Ecclestone ed i detentori dei diritti della Formula 1 e’ perche’ non sono tra i primi dieci.

In una dichiarazione al Daily Telegraph, il buon Bernie avrebbe infatti detto: “La Marussia non ha un accordo commerciale con noi perche’ non sono tra i primi dieci. Paghiamo i top dieci team, questo e’ quello che facciamo”.

Una brutta notizia per la Marussia e che inasprisce ancora di piu’ la lotta per il decimo posto con la Caterham. Con una differenza importante: la Caterham ha un accordo commerciale per la spartizione dei diritti televisivi e dei proventi della Formula 1, mentre la Marussia no. Quindi se la Marussia dovesse arrivare al decimo posto, prenderebbe di sicuro il premio della FIA riservatogli secondo regolamento, ma comunque non prenderebbe una lira dai diritti televisivi o dai proventi della F1 in generale. Mentre la Caterham, anche se dovesse arrivare ultima, avrebbe comunque una fetta della torta in virtu’ dell’accordo firmato con Ecclestone.

Un altro particolare importante per lo stato delle finanze della Formula 1 e’ venuto dallo stesso Ecclestone. Bernie ha infatti confermato che la prevista quotazione in borsa della Formula 1 si fara’ e si fara’ all’interno della borsa di Singapore con una prima offerta pubblica che dovrebbe uscire verso la fine dell’anno.

Ricordiamo che la prevista quotazione e’ stata rinviata diverse volte, sia per lo stato del mercato azionistico in generale sia per il disastroso avvio della quotazione di altre aziende, tra le quali Facebook.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :