Dopo una vita professionale spesa interamente all’interno del circus Bernie Ecclestone ha deciso di vendere la Formula 1. Tre le cordate interessate.
Bernie Ecclestone è pronto a vendere la Formula 1. Photo credit: Nick J Webb / Foter / CC BY
Durante questi lunghi anni di presidenza incontrastata della Formula 1 Bernie Ecclestone ha dovuto spesso far fronte a difficoltà economiche e d’immagine, legate s0prattutto al radicale cambiamento dei tempi e della sensibilità di pubblico e investitori. La sua posizione di supremazia è rimasta tuttavia quasi totalmente immutata e scandali, controversie e litigi non sono mai riusciti a scalfire il padre padrone del circus. Gli anni passano però per tutti e forse sulla soglia degli 84 il vecchio leone sta cominciando ad accusare gli acciacchi dell’età in un mondo che dà molto, ma toglie almeno altrettanto.
Il magnate britannico sta quindi pensando seriamente di cedere la Formula 1 ad un nuovo proprietario. Ecclestone detiene in prima persona il 5% delle azioni del circus ma l’eventuale compratore, per ottenere la quota di maggioranza e quindi la proprietà a tutti gli effetti, deve rilevare la parte del Fondo di investimento CVC Capital Partners, il quale ne detiene il 35,5%. Secondo la BBC il miliardario originario di Ipswich non ha ancora identificato i potenziali acquirenti, ma si aspetta di vendere la Formula 1 nel minor tempo possibile: “La mia decisione di cedere la maggioranza ha riscosso notevole interesse e ci sono ben tre potenziali compratori al momento. Mi stupirei se qualcuno di essi non concludesse l’affare già quest’anno“.
Per ora degli interessati al tesoro di Ecclestone si sa relativamente poco. Uno di loro potrebbe essere Stephen Ross, già proprietario della squadra di football americano Miami Dolphins e a capo di un potente fondo amaricano- qatariota. L’altra alternativa è probabilmente John Malone, che acquisirebbe la Formula 1 attraverso la Liberty Global e la Discovery Communications.
Secondo le sue parole anche con la vendita Ecclestone non uscirebbe completamente dall’orbita del circus, ma rimarrebbe a coprire quel ruolo di capo commerciale espletato sin dal 1978.
M.B.
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