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Bersani: “Mai nessuna patrimoniale, non sono Robespierre”. Ricchi tutelati e poveri tartassati. Avanza la politica di re Luigi XVI

Creato il 18 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Bersani ha un consulente a costo zero: Depardieu. Niente patrimoniale, ricchi, ultraricchi, meno ultra ma sempre ricchi rassicurati: questo è quello che conta. Il Pd non farà male a nessuno di loro. Nessun riferimento al fiscal compact, che pagheremo soprattutto noi che di soldi non ne abbiamo dopo la decennale cura Berlusconi-Monti.

La tracciabilità proposta da Bersani farà un altro favore ai soliti amatissimi istituti di credito, tuttavia non è certo criticabile. Sarà un provvedimento dovuto. Ma come sarà configurato? Quanto potremo spendere in contanti? Sarà obbligatorio, per fare acquisti di rilievo, avere la carta di credito o liquidità disponibile in banca. A me pare il minimo sindacale. E ovviamente tutto quello che propone Bersani sarà contestatissimo da destra e dal centro perché troppo di sinistra, anche se si tratta già di proposte assolutamente moderate. Infatti le dichiarazioni di Tremonti fanno capire in quale clima si trova a lottare (?) Bersani.

(AGI) – Roma, 18 gen. – Non voglio fare Robespierre o Saint-Just: niente patrimoniale ma solo la tracciabilita’ fiscale. Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, intervistato da Radio24, assicura che non pensa a una ptrimoniale sui patrimoni finanziari e ricorda che quella immobiliare gia’ c’e’ e va rimodulata, togliendola a chi quest’anno ha pagato 4-500 euro. “Io non credo a una patrimoniale, l’abbiamo gia’ sugli immobili e si chiama Imu. Su questa penso ci debba essere una maggiore progressivita’.

Per quel che riguarda il resto dei patrimoni – ha scandito il leader Pd – non intendo affatto concepire una patrimoniale perche’ penso che il nostro problema sia la tracciabilita’, per una Maastricht della fedelta’ fiscale”.
Quanto al timore di molti mercati finanziari per l’incertezza alla vigilia del voto, Bersani ha tagliato corto: “In tutto il mondo si vota e in nessun posto al mondo si sa il risultato prima, si andra’ a votare e ci sara’ un governo stabile. Spostamenti di capitali? Tutte le scuse son buone, bisogna pagare le tasse nel proprio paese, la poverta’ e’ stanziale, la ricchezza e’ mobile: questo e’ un guaio e si deve trovare una soluzione”.

MANOVRA? SPERO DI NO MA NON RACCONTO FAVOLE

“La previsione del governo e’ un po’ ottimistica ma non credo sia saggio continuare a procedere sul Pil con nuove manovre.
Non facciamo promesse a vanvera ma procederemo in forme da tali da non deprimere l’economia” ha aggiunto il segretario del Pd, “Dalle cose che ho detto nessuno puo’ arguire che serva una manovra correttiva. Dico no a ragionamenti raffazzonati su un tema delicatissimo. Non ho detto che serve una manovra ma attenti a raccontare che siamo a posto. Siamo usciti dal precipizio ma ci sono ancora una serie di problemi”.

MAI PIU’ UN CONDONO!

“Mai piu’ un condono. Mai piu’” dice Bersani alzando il tono della voce: un eventuale governo di centrosinistra non fara’ condoni. “Noi lavoriamo per la fedelta’ fiscale in modo che ogni euro che ricaviamo lo mettiamo a ridurre le tasse per chi le paga. Se non cominciamo mai non ne usciamo mai”.

CON BERLUSCONI TASSE A +4, NOI LE ABBASSEREMO

“Berlusconi parla di tagli subito alle tasse, ma con lui la pressione fiscale e’ aumentata 4 punti e ora e’ pesantissima”, mentre se ci saranno margini “noi ridurremo l’Irpef partendo dal lavoro e dalle pensioni piu’ basse” aggiunge, si devono anche “supportare le imprese: la quota lavoro sull’Irap va ridotta e stabilizzata”.

TREMONTI: SE VINCONO MONTI E BERSANI PATRIMONIALE PESANTISSIMA

“Sono certo che c’e’ un’alleanza sostanziale di Governo tra Monti e Bersani e che se vincono le elezioni il primo atto che faranno sara’ una pesantissima nuova patrimoniale” rincalza Giulio Tremonti e gli fa eco Roberto Maroni che parla di “Matrimonio incestuoso (e costoso per i contribuenti del Nord tra Monti e Bersani). Il peggio della prima repubblica”.


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