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Bersani VS Renzi: 1 – 0

Creato il 03 dicembre 2012 da Cortese_m @cortese_m

primarie-pd-ballottaggioLe primarie del PD sono finite, per fortuna, perché non se ne poteva più di sentire in ogni dove discorsi su argomenti che non sono proprio al primo posto nel cuore dei cittadini, che in questi mesi, anni difficili, hanno ben altro per la testa che non pensare alle beghe interne ad un partito, troppo eterogeneo, per lasciar sperare che nelle sue mani l’Italia possa essere migliore.

Ha vinto Bersani (60%) al ballottaggio contro l’irriverente Renzi (40%), che però, a detta di tutti, la sua vittoria, il suo risultato soddisfacente l’ha raggiunto comunque andando a scardinare una roccaforte formata da un vecchio gruppo dirigente che di lasciar posto ai giovani non ci pensava prima e tanto più non ci pensa nemmeno ora.

Ha avuto la meglio Bersani e il suo apparato, possono quindi tirare un bel sospiro di sollievo i vecchi D’Alema, Bindi, Finocchiaro, & C., le loro poltrone rimarranno al caldo sotto i loro vecchi deretani.

E’ curioso che quel popolo che si definisce progressista, composto (anzi scomposto..) da ex PCI, ex PDS, ex DS, ex Margherita, ex DC, e altri residuati vari, scelga di essere più conservatore dei conservatori.

E’ curioso che quel popolo ancor più a sinistra, i vedoliani, si siano schierati consegnando con i loro voti materialmente la vittoria al vecchio che indietreggia piuttosto che al nuovo che avanza. E già, proprio un bel segnale di rinnovamento…

Forse il “compagno” Bersani riserverà qualche comoda poltrona al “compagno” Vendola, ovemai dovesse andare al Governo alle prossime elezioni politiche, chissà! Eventualità probabilmente assai remota…

E’ curioso che sia stato premiato chi in questi anni, pur avendone la possibilità al Governo del Paese per almeno due volte non ha fatto una Legge sul conflitto d’interessi contro Berlusconi, salvo poi invocarla quotidianamente quando al Governo c’era Berlusconi. Il Cavaliere forse avrebbe dovuto farsela da sé una Legge contro sé stesso? Scusate la risatina che mi sovviene…

E’ curioso che contro Renzi si sia scatenata una guerra senza quartiere dall’interno del suo stesso Partito, auto incensando il vecchio gruppo dirigente, nel quale non si riscontrano grandi meriti oggettivi quali governanti, quale soluzione di equità e uguaglianza per il futuro dell’Italia.

Ma in Italia dovrebbero essere davvero tutti così smemorati alle prossime Elezioni Politiche? Le ultime batoste prese dalla sinistra la dicono lunga, e se questi stessi personaggi sono stati bocciati in passato, non vedo perché gli italiani dovrebbero ora premiarli.

Può piacere o non piacere, ma Renzi ha avuto coraggio!

Il coraggio di mettersi contro un apparato ancora troppo comunista per sperare potesse capire che il nuovo che avanza deve essere considerato una risorsa non un nemico.

Il coraggio, pur di affermare le sue idee e le ambizioni sue e di un’intera generazione, anche di rischiare di essere espulso da un Partito che lo considera un bubbone da estirpare più che un giovane di belle speranze, il futuro del Partito stesso.

Il coraggio di far sognare che qualcosa davvero potesse cambiare.

Il coraggio di tornare, da sconfitto, davanti ai microfoni, di fronte ai suoi sostenitori e ai suoi detrattori, a fare un discorso a testa alta ammettendo errori e passi falsi, e accollandosi in toto la sconfitta. Ha parlato da statista.

Penso non ci siano dubbi su chi abbia vinto le primarie al di là delle percentuali venute fuori da urne forse ancor troppo legate a un post comunismo che non credo possa portare la sinistra italiana, e l’Italia tutta proprio da nessuna parte.

nanni


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