Bersani vuole dialogare con i grillini, Napolitano si metterà ‘di traverso’?

La linea Bersani è chiara, stilare un miniprogramma con al centro le politiche per i deboli, il conflitto di interessi ed i tagli ai costi della Politica e vedere se Grillo avrà il coraggio di bocciarla. Unica soluzione plausibile, sperando che, in caso di ‘no’ grillino, si torni alle urne senza passare da un governo con il Pdl.

Unica incognita è Napolitano. Il Presidente permetterà a Bersani di arrivare in Parlamento con una simile proposta oppure prevarranno i diktat europei che vogliono un ‘governo stabile’ e quindi un asse Pd-Pdl?

HP L’apertura di Massimo D’Alema al Pdl non è contemplata nel piano di Pier Luigi Bersani per tentare di formare un governo e ricomporre una situazione frammentatissima in Parlamento. Il segretario del Pd sfoglia le pagine del Corriere della Sera, legge l’intervista del presidente di Italiani Europei, alza il sopracciglio, pensa con i suoi fedelissimi alle migliaia di mail che continuano ad arrivare al Nazareno. E’ irritato, anche se in giornata arriverà a un chiarimento con D’Alema. Perché i messaggi che arrivano dalla base sono avvertimenti che hanno il sapore di una diffida al partito: non mettere in campo alcun accordo, intesa, “inciucio” con il partito di Silvio Berlusconi. Bersani, pur sotto assedio nel partito per il risultato del voto, serra i ranghi dei suoi.

…una proposta di programma che i suoi definiscono “radicale” per ottenere in Parlamento il consenso dei grillini e di chi ci starà. La bozza allo studio prevede: conflitto di interesse, leggi aspre anti-corruzione, taglio dei costi della politica, green economy e altre proposte per favorire il lavoro. Un’agenda distante dal Pdl, sottolineano dal Nazareno dove ribadiscono che la mano tesa di D’Alema a Berlusconi non è posizione condivisa da Bersani,