Magazine Cucina
Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero i vitigni che prosperano in questo territorio caratterizzato da un suolo particolarmente fertile ricco di minerali e da un clima favorevole per i forti venti delle montagne circostanti che mitigati dagli influssi del Lago di Iseo asciugano ed evitano un eccessivo ristagno di umidità.
Noi, i filari impiantati sui 35 ettari di proprietà della famiglia Bersi Serlini, li abbiami visti da vicino quasi al tramonto guidate da Chiara Bersi Serlini(la quarta generazione dell'azienda) a bordo di un mezzo elettrico senza vetri in grado di raggiungere una velocità poco sostenuta, omologato per due e utilizzato in tre. Dai vigneti, che devono godere di ottima salute e che sembrano non terminare mai, siamo passate in cantina dove avviene la produzione del Franciacorta, un vino gentile e pregiato a doppia fermentazione, nel cui nome è sottinteso l'appellativo DOCG.
Le uve, raccolte a mano in autunno, vengono pressate e il mosto viene lasciato fermentare fino a primavera. A fermentazione avvenuta e dopo aver definito le diverse cuvée il vino viene imbottigliato con l'aggiunta di fermenti naturali e zucchero di canna. Le bottiglie vengono sigillate, accatastate in orizzontale nei caveau e lasciate maturare per lungo tempo al buio e a bassa temperatura.
In seguito le bottiglie vengono trasferite a testa in giù su cavalletti a piani inclinati. Ogni giorno manualmente si procede alla rotazione delle bottiglie per far scivolare il deposito dei lieviti verso il collo. Il passo successivo nel processo produttivo del Franciacorta è la sboccatura, ovvero si toglie rapidamente il tappo della bottiglia, viene tolto il sedimento residuo dei lieviti e viene aggiunto lo sciroppo di dosaggio. La bottiglia viene nuovamente sigillata con un tappo in sughero e si procede ad un affinamento di almeno due mesi. Le bollicine che si ottengono sono caratterizzate da perlage finissimo, aromi fruttati e floreali intensi, pienezza e corposità. La vasta rosa sensoriale li rende adatti a tutte le occasioni e a molteplici abbinamenti. Ci racconta ad esempio Chiara, che il Franciacorta Satèn può essere utilizzato anche in cucina per realizzare un delicatissimo risotto e a tavola funziona l'abbinamento con pesce e formaggi(ideale la robiola stagionata).
Ma Bersi Serlini non è "solo" vigna, cantina ed eccellenti bollicine, ma anche una magica Foresteria con 4 suite di lusso e classe tutte arredate diversamente e un salone per eventi, matrimoni, meeting. Molte sono le coppie che scelgono l'elegante sede dell'Azienda Bersi Serlini per festaggiare il loro giorno più bello e sappiate che lo sdoganato aperitivo in piscina qui è sostituito dal ben più originale e colorato aperitivo in vigna o in cantina(in base alla stagione) che per l'occasione sono vestite a festa!
Le visite guidate presso l'azienda sono possibili 7 giorni su 7(anche in lingua inglese, Francese, Tedesca, Spagnola, Cinese, Giapponese, Russa) e al termine è prevista una degustazione sensoriale con abbinamento a salumi e formaggi.
E per chi volesse mettere alla prova le proprie capacità gustative è possibile una degustazione alla cieca dove bendati dovrete riconoscere 3 diverse tipologie di Franciacorta.
Noi abbiamo degustato e preso appunti e una volta a casa ho provato ad abbinare il Franciacorta Brut Cuvée Rosé, un vino molto fruttato, succoso e fresco, adatto per accompagnare cibi grassi e saporiti, con il patè di fegatini. Devo dire matrimonio ben riuscito in attesa di tornare in Franciacorta!
Patè di fegatini Ingredienti 250 gr di fegatini di pollo puliti 1/2 mela golden 1 scalogno 1/2 carota 1 foglia di alloro olio extra vergine di oliva 50 ml di aceto di mele 50 ml di brodo di pollo 1 noce di burro 1 cucchiaio di capperi sotto aceto sale pepe nero
Per servire fette di Panettone Gastronomico Tre Marie tostate(in alternativa fette di Pane Toscano)
Procedimento Sbucciare la carota e la mela e ridurle a piccoli pezzi e tritare lo scalogno. Trasferire tutto in una casseruola con tre cucchiai di olio. Unire la foglia di alloro. Far soffriggere. Pulire i fegatini eliminando filamenti grassi e le sacche di fiele. Tagliarli grossolanamente a pezzi e unirli nella casseruola. Far cuocere pochi minuti mescolando spesso poi unire l'aceto, il brodo, salare e pepare. Abbassare la fiamma e far cuocere fino a che i liquidi non si saranno ristretti. Togliere la foglia di alloro. Con un mixer ad immersione frullare tutto. Unire il burro e mescolare bene fino a che non si sarà sciolto. Lasciar intipiedire e trasferire in un barattolo. Il patè si può conservare in frigo per alcuni giorni.
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