Betabloccanti, effetti collaterali ed indicazioni terapeutiche

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Betabloccanti, effetti collaterali ed indicazioni terapeutiche di questi importanti farmaci.

I betabloccanti sono dei farmaci molto importanti, ma non sono privi di effetti collaterali.

– Funzioni ed indicazioni terapeutiche

Questi farmaci bloccano l’azione del sistema nervoso simpatico (una parte del sistema nervoso autonomo che ha una funzione stimolante, eccitante e contraente finalizzata a preparare l’organismo ad affrontare un pericolo improvviso – “attacco o fuga”) sul cuore e ne riducono lo stress. L’assunzione dei betabloccanti permette di rallentare il battito cardiaco, diminuire la forza delle contrazioni del muscolo cardiaco e ridurre la contrazione dei vasi sanguigni nel cuore, nel cervello e nel resto del corpo.
I betabloccanti vengono soprattutto utilizzati per trattare le seguenti condizioni:

  • angina (una condizione caratterizzata da un dolore al torace provocato da un’insufficiente ossigenazione del muscolo cardiaco dovuta ad una transitoria diminuzione del flusso sanguigno nelle arterie);
  • insufficienza cardiaca;
  • alta pressione sanguigna (ipertensione);
  • battito cardiaco irregolare (fibrillazione atriale);
  • infarto del miocardio (attacco di cuore).

A volte, vengono utilizzati anche in caso di:

  • prevenzione dell’emicrania;
  • tireotossicosi (iperattività della tiroide);
  • ansia;
  • tremore;
  • glaucoma.

I betabloccanti bloccano il rilascio nel corpo di noradrenalina, una sostanza chimica rilasciata dai nervi una volta stimolati. La noradrenalina trasmette messaggi alle altre parti del corpo, compresi muscoli, vasi sanguigni e cuore. In conclusione, i betabloccanti sono in grado di ridurre il carico di lavoro del cuore.

– Controindicazioni

E’ preferibile non assumere questi farmaci o consultare prima il proprio medico in caso di: asma, broncospasmo, blocco cardiaco di secondo o terzo grado, malattia arteriosa periferica (inclusa la sindrome di Raynaud), insufficienza cardiaca instabile.
I betabloccanti devono essere utilizzati con cautela in caso di: diabete, MG (miastenia gravis), battito cardiaco lento (bradicardia), pressione sanguigna bassa (ipotensione), tumore della ghiandola surrenale (feocromocitoma), livelli di acido nel sangue (acidosi metabolica), Prinzmetal, gravidanza ed allattamento.
E’ molto importante farsi seguire sempre dal medico e non interrompere improvvisamente l’assunzione dei betabloccanti per evitare un aggravamento delle condizioni di salute.

– Effetti collaterali

Gli effetti collaterali più comuni dei betabloccanti sono:

  • piedi freddi;
  • mani fredde;
  • diarrea;
  • stanchezza;
  • nausea;
  • battito cardiaco molto lento.

Altri effetti collaterali meno comuni sono:

  • difficoltà nel dormire;
  • incubi;
  • disfunzione erettile;
  • capogiri o stanchezza.

Poiché i betabloccanti non possono interagire con diversi tipi di farmaci, è fondamentale consultare il proprio medico prima di assumerli.

Fonte: articolo


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