Betelgeuse, una vera ‘superstar’

Creato il 03 gennaio 2014 da Media Inaf

Luminosissimo e con il suo caratteristico colore rosso-arancio, l’astro principale della costellazione di Orione è una gigante rossa, molto più massiccia del nostro Sole e soprattutto molto, molto più grande. I consigli per individuarla, insieme alle costellazioni, ai pianeti e ai principali fenomeni celesti di questo primo mese del 2014.

di Marco Galliani

Una rappresentazione artistica di Betelgeuse e del suo inviluppo di gas. Crediti: ESO/L. Calçada

Nelle notti invernali Betelgeuse, la stella principale della costellazione di Orione, si staglia in tutta la sua bellezza, scintillando di un brillante color rosso-arancio. Nella classifica assoluta delle stelle più luminose visibili dal nostro pianeta, Betelgeuse occupa la decima posizione. Distante da noi circa 500 anni luce, Betelgeuse è una stella gigante rossa variabile.

Questo significa che la sua luminosità cambia nel corso del tempo, a volte anche in maniera molto marcata, come si è verificato in passato. Attorno alla metà del diciannovesimo secolo, l’astronomo John Herschel, che fu il primo a ‘certificare’ la variabilità di Betelgeuse, riportò in una nota del dicembre del 1852 che la stella era diventata la più brillante di tutto l’emisfero settentrionale.

Queste variazioni di luminosità sono dovute all’instabilità di Betelgeuse, che si contrae e si espande, variando il suo sterminato raggio, che può arrivare fino a mille volte quello del nostro Sole. In più, la sua elevata massa, tra 15 e 20 volte  quella del nostro Sole, fa ritenere gli astronomi che la stella terminerà il suo ciclo evolutivo come una supernova, da qui a qualche milione di anni.

I consigli per osservare agevolmente Betelgeuse insieme alle costellazioni, ai pianeti e agli altri fenomeni celesti visibili nel cielo del mese di gennaio potete trovarli nel video qui sotto.

Fonte: Media INAF | Scritto da Marco Galliani



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