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Bianca cappello e l'inganno

Da Teoderica
BIANCA CAPPELLO E L'INGANNOBianca Cappello era figlia di un gentiluomo veneziano di antica famiglia patrizia, Bartolommeo Cappello, e di Pellegrina Morosini. Nel 1563 si era innamorata del fiorentino Pietro Bonaventuri ed era fuggita con lui a Firenze, dove il 12 dicembre di quel medesimo anno i due amanti contrassero matrimonio.
A Firenze si guadagnò l’ammirazione di molte persone e lo stesso Granduca si innamorò di lei. Per averla vicina il Granduca nominò suo guardarobiere il Bonaventuri e tenne nella reggia la bellissima Bianca.

La consorte del Granduca, Giovanna, sfornava figlie femmine in gran quantità ma non il desiderato figlio maschio ed erede, fu così che Bianca organizzò l'inganno.
Bianca, essendo sterile, ingannò il marito spacciando per suo un figlio di una popolana, e tutti i complici e testimoni di ciò furono fatti uccidere in vari modi da suoi sicari. Solo una donna prima di essere uccisa riuscì a rivelare l’intrigo. Scoperto l’inganno Francesco la perdonò e riconobbe lo stesso il figlio al quale assicurò comunque un futuro decoroso.

Alla morte della consorte del Granduca, Giovanna d’Austria, Francesco sposò Bianca Cappello nonostante fossero passati poco meno di 2 mesi dal lutto e Bianca fosse malvista da tutta la famiglia.
Pagarono entrambi la cocciutaggine del loro amore, anche se è Bianca che si dimostra la più arrivista e non si adegua alle regole.
Fu così che Bianca e il Granduca, compagni di vita, lo furono anche in morte, in quanto avvelenati entrambi ad un banchetto, spirarono l'uno dopo pochi giorni dall'altro. All'epoca si disse malaria, ma i rilievi scientifici odierni, hanno sentenziato che la loro morte fu dovuta all'arsenico.
immagine di Teoderica



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