C’era una volta Biancaneve… Tutti conosciamo la favola della pallida fanciulla perseguitata dalla regina malvagia per invidia della sua bellezza, ma una fiaba e’ diversa ogni volta che la si racconta e questo accade anche al cinema quando le ambientazioni inventano e soddisfano l’idea di un regista e del suo modo di raccontare la storia e i personaggi. Un esempio e’ l’ultima versione di Biancaneve di Rupert Sanders, “Biancaneve e il Cacciatore”, che vanta effetti visuali, costumi e scenografie davvero mozzafiato!
Lo scopo e’ conferire alla storia la sua identita’ tanto che, come insegnano nei corsi di costume e sartoria o di scenografia delle scuole di cinema, la tecnica di lavoro inizia dallo studio della sceneggiatura prima che dalla manualita’ artigianale e creativa. L’obiettivo di Sanders e’ stato infatti da subito quello di proporre una versione contemporanea di Biancaneve, in bilico tra la fiaba e il fantasy, con l’aiuto di costumi, scenografie ed effetti visivi che fossero adatti alle tendenze del pubblico moderno.
La Biancaneve del film, ad esempio, e’ molto dinamica e la costumista Colleen Atwood ha realizzato appositamente un abito modificabile durante la storia, per questo il costume e’ a strati e l’attrice Kristen Stewart indossa anche dei leggings per le scene piu’ adrenaliniche. La sua armatura e’ stata invece ricostruita assemblando elementi diversi che la costumista ha recuperato in giro per il mondo, perfino nei mercati di Istanbul!
E che dire dei costumi di Ravenna, la Regina Malvagia, indossati dalla bellissima Charlize Theron? Durante il film la Regina indossa ben 12 abiti, ognuno realizzato a mano dal reparto sartoria, e con fogge e tessuti diversi per accompagnare l’evoluzione del personaggio. I primi sono regali e sontuosi ma poi, con l’incedere della follia della Regina, diventano spettrali fino a ricordare forme di animali, come il bellissimo mantello-corvo, costato ben 20.000 sterline e centinaia di ore di lavoro dei Costumisti.
Gli Scenografi non hanno lavorato meno! Ben 23 i set costruiti nei laboratori di scenografia degli Studios e modificati continuamente per seguire l’evoluzione della storia. Ma una delle cose piu’ incredibili e’ che la Foresta Nera del film e’ il frutto del lavoro dell’intero reparto scenografia, in collaborazione con il reparto di visual effect, che l’ha realizzata al posto di una palude!
Non e’ un caso che nelle migliori scuole di cinema ci siano corsi e laboratori dedicati a queste arti che contribuiscono a costruire la bellezza eterna di un film… Sarebbe d’accordo anche lo specchio!