Magazine Cinema
Un brevissimo preambolo utile per aiutarci a comprendere le motivazioni del perché oggi, l'arrivo sullo schermo di "Biancaneve" di Tarsem Singh, non risulti ormai una proposta tanto interessante quanto nemmeno poi così sbalorditiva. E a pensarla in questo modo sembra persino il principe interpretato da Armie Hammer, quando nel film, commentando la scelta di Biancaneve di rinunciare al suo aiuto per combattere contro la regina cattiva, esprime un parere molto più che condivisibile formulando pressappoco questo concetto: "perché il bisogno di cambiare una struttura perfettamente consolidata e funzionante?".
Già, perché farlo? Quando poi tra le mani non si ha neppure un idea originale o concreta, oppure una capacità narrativa all’altezza di sostenere un racconto approssimativo e ricalcante, vale davvero la pena andare a modificare degli automatismi certificati? La realtà è che non ci sono dei veri motivi per toccare un qualcosa che funzioni alla perfezione, esiste solamente un'attuale mancanza di idee e la necessità del cinema a sopravvivere. E così bisogna anche saper accettare alcuni tentativi vuoti e inefficaci analoghi a questo “Biancaneve”.
La pellicola di Singh deve girare a vuoto e a un’andatura piuttosto lenta e noiosa per circa un’ora prima di intercettare una stabilità ragionevole e poi procedere a bordo di essa fino alla fine. Per quanto sembri essere effettivamente molto in parte, non gli basta nemmeno una Julia Roberts regina cattivissima e onnipresente a rimediare alla larghissima e percepibile mancanza di ritmo della storia, mentre invece la povera e spaesata Biancaneve della candida e giovanissima Lily Collins sembra destinata a subire in continuazione una sovrastante presenza scenica da parte di tutti gli altri interpreti. Ad emergere forzatamente tocca allora ai simpaticissimi sette nani e all’imbranato principe Alcott (Hammer), i primi abilissimi a strappare le poche e uniche risate messe a disposizione dal film, il secondo bravissimo a sfruttare alcune scene piuttosto assurde che lo vedono protagonista.
Poco o niente però sufficiente a salvare un lavoro semplicemente evitabile e superfluo. “Biancaneve” non solo non esce a testa alta dalla sua ostinata volontà di provare a farsi largo e rompere le comuni consolidazioni ma addirittura arriva al punto di portare lo spettatore a rimpiangerle e lasciare che nella sua mente scatti quella volontà di riesumarle nuovamente per apprezzarle ancora e ancora.
Trailer:
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Accidental love
Regia: Stephen Greene (David O. Russell)Origine: USAAnno: 2015Durata: 100'La trama (con parole mie): Alice, giovane cameriera di una cittadina dell'Indiana... Leggere il seguito
Da Misterjamesford
CINEMA, CULTURA -
SAVE THE DATE #15: Luglio, col bene che ti voglio
Titolo strampalati a parte, eccoci con un nuovo appuntamento di SAVE THE DATE e la prima carrellata delle uscite di luglio. Come al solito sono libri che mi... Leggere il seguito
Da Anncleire
CULTURA, LIBRI -
Lavorare con lentezza
Lavorare con lentezza ripercorre i momenti salienti della vicenda di Radio Alice, la prima radio libera in Italia, la prima emittente a mandare in onda le... Leggere il seguito
Da Pim
CULTURA -
SEGNALAZIONE - Anime Eterne di Lina Giudetti
Disponibile su amazon.TITOLO: Anime Eterne AUTORE: Lina GiudettiEDITORE: Lettere Animate EditoreGENERE: HorrorPREZZO: eBook 2,49 €PAGINE: 616TRAMARomania, XV... Leggere il seguito
Da Nel
CULTURA, LIBRI -
La vetrina degli autori - Giugno 2015
Buongiorno, carissimi lettori e carissime lettrici! Ormai siamo giunti di nuovo a fine mese e questo significa che è arrivato il momento di proporvi la rubrica ... Leggere il seguito
Da Ilary
CULTURA, LIBRI -
[Anteprime Piemme] Younger - La ragazza di Orchard street
Pagine: 280 Prezzo: 16,90€Editore: PiemmeUscita: 7 Luglio 2015A volte nella vita basta dire… sì. Così, quando Alice capisce che non ne può più di fare la... Leggere il seguito
Da Lafenicebook
CULTURA, LIBRI