Biancaneve: una lettura cristiana

Creato il 10 agosto 2012 da Profrel
Le fiabe dei fratelli Grimm hanno duecento anni (quest'anno ricorre il bicentenario) ma, per quanto tutti le conoscano, sappiamo veramente cosa avesse spinto i Grimm a scriverle? Oggi si dà una lettura dark di queste fiabe (basta pensare alla trasposizione cinematografica di Biancaneve e il cacciatore), dopo quella moraleggiante che ritroviamo nelle trasposizioni dysneiane. Ma che cosa volevano davvero i fratelli Grimm? L'articolo di Saverio Simonelli, pubblicato su Avvenire del 24 luglio 2012, offre un'interessante lettura, da cui prendo spunto.
L’intento dei fratelli era quello di preservare un patrimonio che si stava perdendo, legato alle storie e ai miti nordici, trasfigurato dalla spiritualità cristiana. La storia di Biancaneve, ad esempio, trae la sua fonte nella saga nordica del principe Harald, che rimane tre inverni a vegliare una meravigliosa ragazza la cui pelle all’interno di una bara di vetro non perde vivezza né colori, nella «Serva in cucina» di Basile, in cui c’è il tema della gelosia della regina e nel Parzival, da cui mutua le tre gocce di sangue nella neve. Quegli elementi narrativi primordiali vengono riletti in una luce cristiana: i nani, ad esempio, diventano pietosi protettori della vita della fanciulla che antepongono a qualsiasi dono materiale lavandone il corpo con ’acqua e vino’; il principe, che nella saga nordica alla fine si arrende all’evidenza del disfacimento del corpo della fanciulla, in Biancaneve diventa figura cristologica fino ad esprimersi in termini quasi evangelici: «Ora sei con me. Vieni con me nella casa di mio padre», le sussurra dopo il risveglio dalla morte apparente. I tre animali che vegliano il corpo di Biancaneve sono tre richiami simbolici altrettanto chiari: la civetta è la mitologia classica, simbolo di Atena, il corvo è l’animale che posa sulla spalla di Odino, ma la colomba è lo Spirito Santo. All'origine delle fiabe dei fratelli Grimm ci sono dunque una coscienza filologica e una spiritualità forte che non possono essere ignorate.

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