Vi è capitato spesso di raccontare ad altri il vostro amore per il profumo della carta dei libri? Appartenete forse allora alla vecchia guardia: siete fieri della vostra libreria personale, guardate le vostre mensole straripanti con infinito amore, gongolate un po’ a rendervi conto che i vostri scaffali e scaffaletti sono oramai perdenti nella missione di accoglienza dei vostri tomi.
I tempi però sono cambiati. E come al solito le mutazioni sono più veloci di noi.
A settembre, in Texas, ha aperto la prima biblioteca di soli libri digitali: Bibliotech. ”Bibliotech è la prima biblioteca digitale pubblica del suo genere. L’iscrizione è gratuita per tutti i residenti di Bexar County”, recita il sito. La zona, Bexar County appunto, non è stata scelta a caso, da un lato infatti l’intento è quello di apportare una significativa miglioria ad una zona eccezionalmente popolosa e con una prevalenza di ispanici, dall’altro la presenza massiccia di under 18 (quasi il 30% degli 1,7 milioni di residenti) assicura una maggiore predisposizione nei confronti di una tale novità. Il catalogo dell’innovativa struttura consta di circa diecimila titoli, consultabili e scaricabili online con una app. I libri così immediatamente disponibili per il lettore saranno sul suo e-reader per un certo numero di giorni, evitando in tal modo anche il problema della restituzione dei testi. La socializzazione, tuttavia, non è stata completamente estromessa: vi è comunque una sede fisica, con tanto di personale, e letture per ragazzi, corsi di informatica e incontri di varia natura si svolgono in loco.
I servizi della biblioteca dunque non si limitano alla classica presa in prestito di un tomo, a disposizione degli abitanti della contea vengono messi infatti anche laptop, Pc, tablet e e-reader.
Il primo esperimento del genere, fallimentare, risale al 2002 in Arizona, oggi invece i responsabili si dicono piuttosto fiduciosi circa il successo dell’avveniristica biblioteca.
“Una casa senza libri è come un corpo senz’anima” diceva Cicerone, tuttavia bisogna pur ammettere che il caro antenato non poteva certo nemmeno immaginare le potenzialità degli strumenti elettronici nella circolazione del sapere. Quando la nostra casa non sopporterà proprio più di contenere le tonnellate di carta, uno spazietto per un e-reader dovremmo davvero poterlo trovare.