Quante volte vi è capitato di parlare con le amiche di peso, dieta e forma fisica? Quante volte avete detto e/o sentito le parole “obesa” e “cicciona”? Bene, oggi è il giorno in cui diciamo basta. Basta all’uso inflazionato delle parole di cui si tende a dimenticare il vero significato. Sarebbe perfetto, infatti, se si smettesse di usare certe definizioni con tanta leggerezza. L’obesità è una malattia seria, così come l’anoressia. Pensateci. Diciamo basta anche alle discussioni inutili e autolesioniste, ai luoghi comuni e ai commenti troppo vicini a giudizi.
Oggi , care fashion girls, si dice basta a tutto, perché anche la donna in carne ha la sua gran fetta di mercato, che nella moda è rappresentata dal marchio Elena Mirò.
Tutto comincia dall’azienda piemontese Miroglio, produttrice di tessuti e abbigliamento. Dopo anni di esperienza, qualità e serietà il gruppo si è evoluto lanciando sul mercato diversi brand. Conosciutissimi, come “Motivi” e “Oltre”. Tuttavia quello che ha incontrato il nostro interesse è il marchio rivolto a quelle donne di taglia 48 e oltre che non rinunciano allo stile e all’alta moda. Elena Mirò risponde appieno a queste esigenze ottenendo un primato indiscutibile sul campo.
E’ da ricordare, infatti, che a partire dal 2005, anno del suo esordio, Elena Mirò è l'unico marchio di abbigliamento femminile per taglie morbide che sfila a Milano Moda Donna. Si tratta di un cambiamento che asseconda le esigenze di un mercato in crescita e suona al contempo come monito all'eccessiva magrezza di talune modelle che rasentano l'anoressia. Un evento unico, una piccola rivoluzione culturale, a riprova della necessità di dare concretezza, spazio ed espressione a quel modello di donna mediterraneo e classico, attraente proprio per la dolcezza delle curve.
Inoltre, con il tempo, Elena Mirò ha assunto un know how ed una conoscenza approfondita sulla capacità di seguire la moda, lo stile e le tendenze adattandole a corpi morbidi. E' diventato per tutte queste donne un punto di riferimento e, parallelamente, ha sviluppato una filosofia di comunicazione positiva, ironica e concreta. Tutto questo ci piace molto. E non solo a noi. Nel 2007, in occasione della Festa della donna, Elena Miroglio viene insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica. Tale riconoscimento deriva dal contributo dato dal marchio Elena Mirò e dall’azienda al fine di “emancipare le donne da un concetto estetico costrittivo”, così come dichiarato in fase di premiazione dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Quindi, politicamente approvato, socialmente utile e filosoficamente giustissimo.
Elena Mirò le centra tutte. Pensate che lavorando con taglie forti lo stile ne risenta? Sbagliatissimo. I capi E. M. sono sempre originali e di gran classe. La collezione primavera/estate 2012 ci piace particolarmente.
Ispirati alla Spagna, gli abiti colpiscono per i colori audaci sulle tonalità del magenta, dell’arancio e del rosso. La vita è alta e sottolineata da cinture o fasce in gros grain. Le generose scollature danno l’idea di una donna sicura di sé, bellissima e senza paure. Qualcuno fiero di quello che è. Immancabili il bianco e il nero e bellissime le fantasie fiorate. Le gonne attorcigliate in vita creano un effetto per niente scontato. In contrasto con i colori accesi sono i completi verde militare e beige, dal retrogusto coloniale. A colpire però è l’oro, prezioso nei tubini con pietre e paillettes. Il segreto non è coprire o nascondere, ma mettere in bella mostra quello che si possiede. Giocando anche con ironia e gioia di vivere. Perché diciamocelo, si vede che sono felici.
Mangiare sano fa bene. Si tratta dell’effetto Majin Bu (il personaggio rosa di Dragon Ball). Quando dimagrisce diventa grigio e terribilmente cattivo. In versione cicciottella, invece, è felice e buono tanto che fa tenerezza. Prendiamo esempio. I cartoni animati dell’infanzia (e non) insegnano!
Come sempre: siate creativi, siate CoOl.
Un abbraccio dal team di Combinazione Perfetta e al prossimo articolo!