Magazine Cinema
Ma mi sono accontentato di Jim Bean e Coca.
A volte, nel corso delle conversazioni di rito con persone che, si sa, non faranno mai davvero parte della mia vita nel senso più stretto del termine, esca fuori la questione dei film preferiti, legata alla passione del sottoscritto per il Cinema: tendenzialmente, è un interrogativo cui trovo una grande, grandissima difficoltà a rispondere.
Non tanto perchè non abbia delle pellicole di riferimento, quanto perchè la domanda stessa mi costringe a passare al setaccio migliaia di visioni che hanno costellato i giorni e le notti di casa Ford fin dai tempi della mia infanzia, così finisce che prima che io abbia risposto l'interlocutore sposti la sua momentanea attenzione altrove, in cerca della prossima vittima da interrogare.
Tra i titoli che, le volte in cui riesco a soddisfare i tempi di reazione dei curiosi di turno, rientrano obbligatoriamente nella mia lista del cuore, c'è sempre, e dico sempre, Il grande Lebowski.
Ispiratore del titolo del blog stesso, guida nei momenti bui, spasso in quelli più rilassati, celebrazione ormai da qualche tempo dell'estate - la stagione che preferisco, e qui non devo pensarci troppo -, cui associo le avventure del Drugo senza passare dal via, questo film è indiscutibilmente uno dei miei manifesti assoluti.
Ancora oggi, con la maggior parte delle battute recitate a memoria, riesco a ridere senza controllo, sentirmi a casa, e provare quel vago senso di malinconia che si cela dietro ogni grande noir, perchè non bisogna dimenticare che dietro le gesta di Drughetto, Drugantibus o Drughino - se siete di quelli che mettono il diminutivo a tutti i costi - è sottilmente presente tutta l'eredità di Marlowe e del suo creatore Raymond Chandler, seppur filtrata attraverso una sensibilità grottesca e surreale.
Ma non voglio scrivere una nuova recensione. In fondo, l'ho già fatto lo scorso anno.
Voglio solo godermi il ricordo dell'ennesima visione, e buttarmi a capofitto nell'estate come fossi lontano, sull'oceano, con la sensazione "di potermene andare senza pensare di essere stato fregato".
MrFord
"But, oh what a wonderful feeling
just to know that you are near
it sets my heart a-reeling
from my toes up to my ears."
Bob Dylan - "The man in me" -
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