Una ricerca del sito Fast Food Menu Price ha analizzato passo passo cosa succede nel nostro organismo quando mangiamo il Big Mac, il panino più famoso del mondo.
![Big Mac: una (deliziosa) odissea per l’organismo Il nostro organismo impiega 3 giorni per digerire il Big Mac. Photo credit: Foter / CC BY-SA](http://m2.paperblog.com/i/299/2990219/big-mac-una-deliziosa-odissea-per-lorganismo-L-VarrWJ.jpeg)
Il nostro organismo impiega 3 giorni per digerire il Big Mac.
Photo credit: Foter / CC BY-SA
Ecco una bella notizia per vegani, vegetariani, dietologi improvvisati e semplici detrattori dei fast food e del sistema sociale che li ha generati: è stato dimostrato scientificamente che digerire il Big Mac è una vera impresa e che la sua assunzione crea dipendenza. Niente di nuovo sotto il sole, se non fosse per la curiosa analisi redatta dall’autorevole sito Fast Food Menu Price, che si è spinto fino a monitorare gli effetti del panino più famoso del mondo sul nostro organismo secondo una precisa scansione temporale.
I numeri generali della digestione di Big Mac sono spaventosi. 220 grammi tra pane, cipolla,insalata,cetriolini, doppio hamburger e salse. 540 calorie, ossia esattamente la metà del fabbisogno calorico giornaliero di una donna dalla vita mediamente attiva. 3 invece sono i giorni che il corpo umano impiega per digerirlo e 51 quelli necessari per smaltirne i grassi. A tutto ciò si aggiunge la dipendenza: dopo aver mangiato un Big Mac non si è mai sazi. La grande quantità di zuccheri e sale contenuta nel panino inganna il cervello e stimola la produzione di insulina facendoci provare ancora un senso di irrefrenabile fame.
Entrando nel dettaglio l’esperienza Big Mac è traumatica. Dopo dieci minuti gli zuccheri stimolano la produzione di dopamina, che induce piacere. La dipendenza invece scatta nei momenti immediatamente successivi: sostanze come sodio e sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio inducono a consumare ancora al McDonald’s, oltre a provocare alla lunga malattie cardiovascolari e diabete. Dopo mezz’ora sopraggiunge la sete, altro effetto del sodio, mentre quaranta minuti dopo si desidera un altro Big Mac.
Ovviamente l’astensione totale non può essere la soluzione a questo problema: come ogni cibo anche il Big Mac, se assunto con moderazione, non ha effetti collaterali gravi. Vi sono poi le eccezioni come Dennis Rosinlof, l’americano che mangia 10 Big Mac a settimana da trent’anni ed è sano come un pesce.
M.B.
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