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Big Mac: una (deliziosa) odissea per l’organismo

Creato il 24 settembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Una ricerca del sito Fast Food Menu Price ha analizzato passo passo cosa succede nel nostro organismo quando mangiamo il Big Mac, il panino più famoso del mondo.

Il nostro organismo impiega 3 giorni per digerire il Big Mac. Photo credit: Foter / CC BY-SA

Il nostro organismo impiega 3 giorni per digerire il Big Mac.
Photo credit: Foter / CC BY-SA

Ecco una bella notizia per vegani, vegetariani, dietologi improvvisati e semplici detrattori dei fast food e del sistema sociale che li ha generati: è stato dimostrato scientificamente che digerire il Big Mac è una vera impresa e che la sua assunzione crea dipendenza. Niente di nuovo sotto il sole, se non fosse per la curiosa analisi redatta dall’autorevole sito Fast Food Menu Price, che si è spinto fino a monitorare gli effetti del panino più famoso del mondo sul nostro organismo secondo una precisa scansione temporale.

I numeri generali della digestione di Big Mac sono spaventosi. 220 grammi tra pane, cipolla,insalata,cetriolini, doppio hamburger e salse. 540 calorie, ossia esattamente la metà del fabbisogno calorico giornaliero di una donna dalla vita mediamente attiva. 3 invece sono i giorni che il corpo umano impiega per digerirlo e 51 quelli necessari per smaltirne i grassi. A tutto ciò si aggiunge la dipendenza: dopo aver mangiato un Big Mac non si è mai sazi. La grande quantità di zuccheri e sale contenuta nel panino inganna il cervello e stimola la produzione di insulina facendoci provare ancora un senso di irrefrenabile fame.

Entrando nel dettaglio l’esperienza Big Mac è traumatica. Dopo dieci minuti gli zuccheri stimolano la produzione di dopamina, che induce piacere. La dipendenza invece scatta nei momenti immediatamente successivi: sostanze come sodio e sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio inducono a consumare ancora al McDonald’s, oltre a provocare alla lunga malattie cardiovascolari e diabete. Dopo mezz’ora sopraggiunge la sete, altro effetto del sodio, mentre quaranta minuti dopo si desidera un altro Big Mac.

Ovviamente l’astensione totale non può essere la soluzione a questo problema: come ogni cibo anche il Big Mac, se assunto con moderazione, non ha effetti collaterali gravi. Vi sono poi le eccezioni come Dennis Rosinlof, l’americano che mangia 10 Big Mac a settimana da trent’anni ed è sano come un pesce.

M.B.

Tags:America,big mac,carboidrati,cibo,dennis rosinlof,dieta,dipendenza,expo,fast food,fast food menu price,gusto,mac donald's,mcdonalds,sale,sodio,stati uniti,USA,zuccheri

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