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Biglietto da visita

Creato il 13 luglio 2013 da Patuasia

Riceviamo dal signor Enrico Fabbro e volentieri pubblichiamo.

Dal 25 a. c. gli abitanti di Augusta Praetoria Salassorum  sono sopravvissuti alle orde barbariche Ostrogote, a lotte di successione,  alle pestilenze ed alla fame, ai domini Burgundi, alle invasioni Bizantine, Longobarde, ai Franchi nel sec. VIII, ai re di Borgogna nel sec. X, ad Umberto Biancamano nel sec. XI e alle grinfie dei Savoia dal 1302  al 1860,  non è che adesso soccombono all’attrazione enigmatica degli arcani interessi dei signorotti  dell’archeologia moderna …

Il tabellone-lavori alla Porta Praetoria annuncia: “ ricerca, restauro e valorizzazione, per 1,3 milioni di EURO  di spesa”. La ricerca ha svelato il “quasi nulla”. Il restauro è lo spauracchio di un altro cordolo  “per… inetti”. La valorizzazione è un giudizio che darà la storia “turistico-economico-culturale” di Aosta e non certo l’auto incensamento o l’ipnosi archeos..logica. Cosa c’è sotto la Porta Praetoria ? è abitata da qualche spirito, un via vai millenario di demoni, rumore di ruote e carri, zoccoli di cavalli. Non un  reperto, mosaico, sarcofago, bronzetto, arma, elmo, tomba . Bando allo scetticismo, per ora sono state trovate le fondazioni  tra un incavo… poi , se va bene il lastrico… eureka.  Un luogo storico “violabile” da visite guidate con torce e nuove luci “led”, nunzi ed ambasciatrici con scafandro, custodi , sito scrutabile con un ponticello-aereo telescopico-retrattile e tute spaziali per ospiti, appassionati, archeologi e fotografi acrobati ed una per ritornare… La porta est della città chiusa da sonore saracinesche calate da argani azionati dai pretoriani nell’ atmosfera misteriosa e solenne della storia. In estate si prevede un aumento della vendita di noccioline, arachidi e patate fritte e d’inverno la fonduta di fontina… Ci preoccupiamo  dell’impasse di Aosta città romana < il  nostro miglior biglietto da visita>, un gioiello di accoglienza, un modello di manutenzione e fruizione per abitanti, operatori, studiosi e turisti , logiche che premiano  l’immagine “augusta”, senza  equilibrio con parcheggi e auto, influenzata da mollezze e cattive abitudini. Una tortura per architetture, strade, piazze e luoghi unici. Come sarà in caso di pioggia, neve, ghiaccio o  vento… senza un sistema pneumatico, una piattaforma mobile, una gru con carrucola, una pompa idraulica anti vortici, un palombaro e un minisommergibile … una gymkhana o trampoli, pertiche a fune, uno scivolo telescopico, HotwordStyle=BookDefault; ftsTag=le, un toboggan, un boyau ? L’ ascensore, la ruota delle montagne russe, una funivia, un percorso di free climbing, una pensilina tubolare trasparente per visita con occhiali ad infrarossi, la cara vecchia altalena. O riappare un piccolissimo metrò, un CentiMetrò, tra stress e ambizioni politiche o anche un cannone da circo per sparare a quel paese qualcuno….per vedere di lassù l’effetto che fa.


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