The Bike Republic – Foto Damiano Benedetto
Si è conclusa ieri sera la prima edizione del The Bike Republic, primo festival a livello europeo che ha unito le discipline del CYCLO CROSS, BIKE POLO e BMX (notoriamente più legato all’ambito street insieme allo skateboard). La manifestazione, iniziata il 31 maggio e conclusasi ieri sera nella cornice torinese very urban del Bunker di Via Niccolò Paganini, ha visto esposizioni, eventi sportivi, core events e feste, tutti legati al tema della bicicletta.
Ospiti e bikers provenienti da tutto il mondo, “abbiamo avuto anche i campioni mondiali di bike polo – ha spiegato Chiara Esposito, una tra i giovanissimi organizzatori del festival su due ruote - è un primato europeo. Buffo che si sia realizzato in un paese che non ha nemmeno la relativa federazione che, di questi sport, ne ufficializzi l’esistenza. Speriamo che questo evento sia un primo passo verso questa direzione.”
Una direzione positiva anche socialmente, poichè come ha aggiunto il collega di Chiara, Patrick De Lorenzi “è un modo per noi di promuovere la Smart Mobility, un tema importante soprattutto per Torino Smart City. Ci muoviamo in bici, che è comoda e non inquina, insomma è il mezzo di trasporto ideale per una città come la nostra”.
Chi ha partorito tutto questo? “Un team di 7 amici, – ha continuato Chiara – oltre a me e Patrick ci sono Daniel Gennaccaro, Laura Rey Barcelli, Francesca Cereja, Davide Guarini e Paola Guelfi. Siamo tutti sotto i 35 anni, i più giovani sono del ’90 e, ovviamente, siamo appassionatissimi di bicicletta, senza necessariamente praticarla”. L’idea è nata “chiacchierando seduti a un tavolo del locale di Daniel”. Il locale in questione è il Pʌɪ Bikery, in zona Vanchiglietta. Il nome è già tutto un programma poichè è un neologismo frutto della fusione tra “bakery” e “bike” questa è infatti la sua particolarità, è un luogo dove torte, birra e caffè si sposano con il mondo Bike di Daniel che ripara, sostituisce, impreziosisce e vende bici, sellini, manubri a veri intenditori.
4 ragazze su 7, un rapporto inaspettato per un evento simile, una delle ragazze, Laura è anche presidente dell’Assocazione The Bike Republic.
Cuore di The Bike Republic è stato sicuramente l’aspetto race, l’agonismo con eventi sportivi e gare legati a molteplici discipline ciclistiche, con un focus particolare sul contesto urbano.
“Ci sono state competizioni di Mixed Cross, cioè gara su circuito a terreno misto con ostacoli particolari come rimorchi di camion, transenne, passaggi obbligati. Abbiamo organizzato anche Torneo di bike polo a squadre con partite a eliminazione diretta, infime per il mondo Bmx abbiamo organizzato una Demo/Esibizione con rampe.”
In palio Telai Artigiananli Su misura targati Zino Frames e Polo Groucho, oltre che gadget attrezzature e premi in denaro. Oltre alle competizioni, grazie alla collaborazione dell’associazione Variante Bunker sono state sfruttate tutti gli spazi sia all’aperto che al coperto, allestendo aree per musica dal vivo, dj set, un mercatino ed un’esposizione di telai da bicicletta artigianali, prodotti dai più talentuosi e giovani telaisti italiani del momento.
Per i partecipanti non è stato solo possibile toccare con mano, ma direttamente provare le biciclette realizzate ad hoc dagli artigiani, molti dei quali partecipanti alle competizioni, come Salvatore Verrillo, telaista meglio conosciuto come Zino Frames e Dario Colombo telaista Bice Bicycle nonchè secondo classificato, dopo il milanese Emanuele Barbaro, alla gara di Cyclocross.
Oltre alla riuscita dell’evento in sè, l’aspetto più interessante resta però legato allo staff degli organizzatori ed ideatori dell’evento. A loro infatti non va solo il merito di aver saputo tirar su un Festival in meno di 3 mesi, ma soprattutto l’aver dimostrato che i giovani italiani sanno essere precursori, fare squadra e creare un evento di rilevanza internazionale inseguendo una passione comune e, solo per ora, di nicchia.