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Siamo arrivati alla fine dell'anno, tempo di bilanci. E' tempo di numeri...ma anche di parole. Al freddo sentimento delle cifre ecco che le parole possono spiegare meglio le emozioni, i sentimenti, positivi e negativi, che un anno di sport praticato possono regalare. I numeri in teoria dicono che rispetto al 2012 ho pedalato meno km sia in mtb che in bdc ( -448) ma che il numero di ore (effettive) passato sui pedali è stato maggiore in mtb (+12) rispetto all'anno precedente.
Incredibilmente ho chiuso l'anno con lo stesso numero di km in bdc e mtb!
Lato dislivello (-7896 mt) devo dire che quello mancante sulla mtb è minimo (-2/3 uscite) mentre per la bdc mi mancano una 6/7 uscite verso la Lessinia.
Le motivazioni di tale differenza rispetto al 2012 sono presto spiegate: - la frattura della clavicola del 20 febbraio, che mi ha bloccato per 40 gg prima di riprendere a pedalare; - il meteo, che ha visto la pioggia protagonista praticamente da febbraio a maggio e che ha diminuito il numero di uscite; - gli impegni maggiori con C.O. di manifestazioni sportive ed eventi collaterali.
A questo si aggiungono gli impegni di famiglia e tenuto conto che non abbiamo parenti in zona (tutti in Piemonte) è tutto un altro dire e fare rispetto agli autoctoni. Ma i numeri non sono finiti.A fianco dell'attività pedalatoria quest'anno è aumentato il numero di ore (effettive) e km passati a fare trekking/ciaspolate con la famiglia in ragione della maggiore resistenza di Erede e convinzione di Ds, che negli anni ho coltivato con una progressione che non creasse rigetto alle attività outdoor. Penso che gli anni da passare con i figli, a fare insieme qualcosa che sia più' serio ed impegnativo di una passeggiata al parco giochi, non siano molti, diciamo tra i 4 e i 6. Prima sono troppo piccoli e dopo sono troppo grandi, chiamati dagli impegni e le comuni passioni con gli amici.Poi magari faranno attività sportiva e outdoor con gli amici ma... non con noi. E' questo il periodo forse più' bello ed importante da passare con loro, una sorta di imprinting che una volta perso non si può più' recuperare, la vita va avanti e mai indietro. Oramai Erede è adusa alla fatica di una salita a piedi o con le ciaspole, alle ore con lo zaino, al panino mangiato arrivato in cima...non prima di essersi cambiata la maglietta sudata. Questa progressione, questo concetto di fatica e ricompensa (la cima, la vetta, il panino, il rifugio, il paesaggio) l'hanno spinta a lasciare dopo 8 anni il nuoto praticato e chiedere di fare atletica agonistica, un impegno fisico e mentale notevole (vedere gli allenamenti per credere) che personalmente mi ha dato molta soddisfazione perché solo i sacrifici e le fatiche ti fortificano mentalmente e fisicamente e ti preparano in parte ad affrontare la vita.Per fare questo ho pedalato di meno ma camminato di più', guadagnandoci sicuramente su molti aspetti e non ultimo conoscendo e riscoprendo tanti angoli della Lessinia e dintorni. L'anno che si conclude è stato lontano dalle competizioni - non che fossi un agonista di cui ricordare i risultati - e tale condizione mi ha sicuramente giovato, riscoprendo quelle emozioni tipiche del biker senza ansia da gara, alla scoperta del territorio, di nuovi passaggi, di altri scorci e panorami.La preparazione si è rivolta all'endurance in quanto mi sono dedicato a raid ed escursioni lunghe il cui bilancio ho già scritto (QUI).
Ma le novità sono state anche altre. Dal 2014 lascio come tesserato il team e i direttivi di cui facevo parte.Motivazione principale il tempo che occorre spenderci tutto l'anno (togliendolo ad uscite e famiglia) ma solo uno stupido può pensare che sia solo quello.In questo tipo di impegni hai a che fare con tante persone e affronti tante situazioni. Non voglio parlare di persone e fatti ma posso solo dire che cerco di essere sempre coerente con quello che dico e penso, non faccio mai calcoli opportunistici per tenermi buono Tizio o Caio. Credo fermamente che quello che pratichiamo sia uno sport bellissimo ma che essendo amatori sia da considerarsi un hobby non una sorta di secondo lavoro dove occorre, come spesso accade, fare buon viso a cattivo gioco, dove occorre sopravvivere (magari anni) con persone di cui sinceramente faresti a meno.Ognuno ha la sua visione, questa è la mia.Ma questo succede in tanti altri sport, l'ho già vissuto.
Andiamo avanti.Ho avuto esperienze negative con il Progetto Illasi Valley ma ho avuto il buon senso di sganciarmi . Ho partecipato e contribuito ad alcuni progetti che sono andati a buon fine, altri sono in stand by.
I progetti sportivi per il 2014 sono diversi. Continuerò a fare escursioni lunghe e raid in mtb.Almeno un raid di 3 giorni si svolgerà con tendina singola al seguito, non so ancora se in solitaria o in compagnia. Poi vi saranno altri raid con pernottamento in rifugio.Con la bdc vorrei fare una randonee e superare i 200 km, magari anche i 250.Continuerò a fare trekking e ciaspolate con Ds ed Erede, vorrei frequentare alcuni corsi quali BLSD, (che dovevo già fare entro il 2013) e di Istruttore di Nordic Walking. Non so chi saranno i miei compagni di avventura o meglio so già chi ci sarà e sopratutto chi non ci sarà sicuramente, perchè non interessato a questo tipo di ciclismo o perché non lo voglio io in mezzo alle palle. Mi è stata chiesta la collaborazione per nuovi interessanti progetti pedalatori e dovrei diventare anche una sorta di testimonial di una marca di mtb ma sarete informati con foto e post dedicato se tale opportunità venisse confermata.
Conoscerò nuove persone, farò nuove esperienze, imparerò tante cose e compirò 51 anni tra pochissimi mesi...un età dove la perdita di tempo non è contemplata e dove la qualità del tempo fa premio sulla quantità. Buon anno nuovo a tutti i miei lettori ed amici!
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