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Bilancio di fine anno

Da Zaffira01

Anche se con un giorno di ritardo, vediamo di fare un breve bilancio di questo 2012 che si è appena concluso.
Ci sono stati momenti difficili, soprattutto all'inzio, momenti in cui tutto mi sembrava nero e niente pareva avere più senso, e in cui anche le cose belle avevano perso, ai miei occhi, il loro valore. Sono stati giorni quasi di perdizione, di stanchezza e di fatica, che sono poi stati ricompensati nel peggiore dei modi, vale a dire con una vanificazione di fatto di tutti i miei sforzi, che si sono rivelati, a conti fatti, se non inutili per la mia formazione personale, sicuramente per il traguardo che volevo raggiungere.

Ma anche questi brutti giorni sono passati, e se da un lato questa esperienza - scolastica ma anche di vita - è stata traumatica, posso dire anche che è stata molto utile e che, se anche potessi, non tornerei indietro, perché ogni singolo istante vissuto mi ha aiutato a capire meglio me stessa e un po' anche gli altri, mi ha fatto capire quanto sia privo di senso sprecare i propri anni più belli se non ne vale davvero la pena, mi ha dato gli strumenti giusti per inquadrare le persone già ad una prima occhiata, per comportarmi poi di conseguenza.

Insomma, dopo il buio, è arrivata la luce. Giorno dopo giorno, quella serenità che il mondo attorno a me aveva perso me la sono costruita dentro, a fatica, ma credendoci, convita che non si possa davvero stare bene, nemmeno possedendo tutto l'oro del mondo, se prima non si è in pace con se stessi, se prima non si ha dentro di sè quella calma e quella lucidità che sono indipensabili per affrontare e uscire dalle situazioni più difficili della vita.

Ma il 2012, l'anno della "grande crisi", pur con tutti i problemi che ha portato, ha avuto anche i suoi lati positivi: per me personalmente, perché sono cambiata e, probabilmente, se la me del 31 dicembre 2011 mi guardasse nell'anima in questo momento, non so se mi riconoscerebbe. Se questo cambiamento sia stato in meglio o in peggio, soltanto il tempo potrà rivelarlo.

Credo che però l'evento più importante sia stato sicuramente veder pubblicato il mio primo libro: all'età di diciassette anni, mi dicono che sia un bel traguardo - certo, alcuni mi hanno anche detto, sorridendo, che sono fuori di testa e forse hanno un po' ragione:).
Ma più di sapere che le persone potranno leggere un libro scritto da me, mi fa piacere pensare che possano gradire la storia, provare quelle stesse emozioni che anche io ho sperimentato durante la stesura, affezionarsi ai personaggi fino a faticare a farli uscire dalla loro immaginazione, proprio come è successo a me.
Non cerco la fama, non per me, ma se posso regalare emozioni con il mio racconto, con la mia fantasia, allora posso dire di essere realizzata, almeno in ambito "professionale", anche se questo libro dovessero leggerlo soltanto in pochi.

Per quanto riguarda i progetti per questo nuovo 2013, beh...vedremo quel che verrà!

In ogni caso, auguro a tutti voi un buonissimo 2013!!


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