Che succederà? Tutto ruota intorno al numero dei consiglieri votanti della maggioranza. La Lega Nord, uscita dal governo cittadino, da quando la Corte dei Conti ha chiesto chiarimenti si è gradatamente defilata dal sindaco, fino alla rottura della cacciata degli assessori. Ma fino a che punto sono disposti a dar battaglia? Senza i leghisti in aula – con l’opposizione pronta ad uscire in massa – la maggioranza non ha il numero legale per mettere ai voti le modifiche, rimandando tutto a gennaio, ma aprendo ufficialmente scenari da crisi irreversibile.
Il giudizio negativo dei revisori dei conti pesa come un macigno sulle decisioni dell’assemblea e sul futuro della città.
In più, resta aperto lo “sforamento” nel 2010 del patto di stabilità, le cui conseguenze potrebbero vedersi già il prossimo anno, con la riduzione del 30% degli emolumenti degli amministratori comunali, ma soprattutto il blocco delle assunzioni e la chiusura dei rubinetti delle banche, per l’accesso ai mutui.