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Bilbao, vecchia e nuova "Catedral"

Da Cooney

Bilbao, vecchia e nuova

Raccontare la storia del San Mamés significa, soprattutto, pensare al "vecchio" stadio, l'originale Catedral, uno dei simboli del calcio europeo per un secolo esatto, dal 1913 al 2013. L'Athletic Bilbao ha legato ogni aspetto di sé a quell'impianto, inizialmente composto da tre semplici gradinate in terra e una tribuna principale in splendido stile tardo ottocentesco, opera dell'architetto Manuel Maria Smith (1) .

Tribuna principale nel 1914 (a sx) e Athletic-Real Madrid 4-0, 25 dicembre 1927 (a dx)

Il primo stadio spagnolo costruito appositamente per il calcio, con 3.500 persone alla partita inaugurale contro il Racing de Irún il 21 agosto 1913 (soltanto 7 mesi dopo la posa della prima pietra) e capienza subito aumentata a 9.000 posti dagli anni '20, con il primo ampliamento e la costruzione delle gradinate de la General, prima, e de Capuchinos, poi. Un impianto dove, subito dopo la sua scomparsa, trovava posto il busto in onore di Rafael Moreno Aranzadi, detto "Pichichi", bandiera del Club tra gli anni '10 e gli anni '20, primo giocatore a segnare al San Mamés - il giorno della partita inaugurale - e oggi ricordato ogni qual volta viene assegnato il premio di miglior marcatore del campionato spagnolo (il "premio Pichichi").

La ristrutturazione della Nel
tribuna principale (foto a lato), nel 1952, con la costruzione di una meravigliosa struttura a due livelli con un enorme arco sulla sommità della copertura - che permetteva di eliminare i pilastri di sostegno, sempre dannosi per la visuale - confermava il 2013 la vecchia e originale Catedral ha lasciato spazio a quella "nuova", dal nome completo San Mamés Barria, inaugurata il 16 settembre ancora incompleta, in attesa della costruzione dell'ultima gradinata, quella sud, che insiste sul terreno dove prima c'era la tribuna del vecchio impianto. Un edificio, quello progettato da César Azkarate, che propone un impatto diverso, più moderno e più impressionante. Con la facciata esterna rivestita da elementi geometrici (illuminabili in notturna) pare quasi un'evoluzione meno "gommosa" dell' Allianz Arena di Monaco. Ciò che si immagina dall'esterno, poi, è confermato dall'interno: un enorme catino rosso a due livelli, imponente, ripido sul campo. San Mamés come uno stadio all'avanguardia ma, allo stesso tempo, sempre fedele a sé stesso. Ammodernato e ampliato negli altri tre settori per ospitare i Mondiali del 1982, questo impianto è arrivato a compiere il secolo di vita ma, allo stesso tempo, ha dovuto lasciare spazio al nuovo corso del calcio.

Bilbao, vecchia e nuova

Oggi il . Per certi versi può essere considerato un progetto non del tutto "utile" - insomma, l'Athletic stava benissimo anche nel vecchio stadio - ma il romanticismo degli appassionati è bilanciato dal fatto che questo nuovo impianto, oltre a essere stato ottimamente realizzato, ha regalato alla vecchia San Mamés è uno degli stadi più grandi del massimo campionato spagnolo e continua a portare quel nome, che è parte della simbologia stessa del Club (2) Catedral il posto d'onore che gli compete nella storia.

(1) tra le altre opere dello stesso architetto, sempre a Bilbao, la stazione ferroviaria di Atxuri.
(2) lo stadio è intitolato a San Mamete, martire cristiano del III sec. d.C. divorato dai leoni, in onore del quale c'era una chiesa nei pressi dell'impianto. Da qui anche il simbolo del leone, per l'Athletic Bilbao.

Bilbao, vecchia e nuova

Bilbao, vecchia e nuova

il vecchio (sopra) e il nuovo (sotto)

Bilbao, vecchia e nuova

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