Bill Emmott è uno dei “pensatori” più importanti del mondo e lo diciamo senza timore di essere smentiti. Direttore de “The Economist” dal 1993 al 2006, criticò più volte l’ex-Premier Berlusconi che, in uno dei suoi proverbiali e ormai tristemente storici exploit, lo definì “comunista!”.
Nell’ottobre del 2010 è stato pubblicato il suo libero “Forza, Italia: come ripartire dopo Berlusconi” in cui va a caccia dell’Italia Buona per differenziarla da quella “cattiva”. Del 2012 è, invece, “Good Italy Bad Italy – Why Italy must conquer its demons to face the future (Perché l’Italia deve vincere i suoi demoni per affrontare il futuro)”. Collabora con la “Stampa” e il “Times”
Di recente ha realizzato insieme alla regista Annalisa Piras, il documentario “Girlfriend in a coma”.
Mr. Emmott, la fidanzata in coma è ovviamente l’Italia. Ci sono speranze per svegliarla e farla uscire dal coma o si tratta di uno stato irreversibile?
Certamente è reversibile. Ha bisogno di un consenso nazionale, la volontà di affrontare la realtà, la volontà di rimuovere tutte gli ostacoli auto-imposti al progresso.
Perché le intelligenze, i cervelli migliori del nostro Paese fuggono all’estero?
Perché l’Italia non riconosce il merito, e non offre opportunità
Cosa vede nel nostro futuro? Un nuovo Governo Monti o un Governo politico? Secondo Lei cosa sarebbe meglio?
Vedo un Governo politico. L’Italia ha bisogno di un Governo forte, con una maggioranza parlamentare stabile. Suppongo che il nuovo Governo sarà una coalizione di centro-sinistra.
Per concludere, Mr. Emmott, se Berlusconi non fosse mai stato Premier, ora l’Italia si troverebbe in una condizione migliore?
Si, certo, Berlusconi è stato un grandissimo ostacolo al cambiamento, un sostenitore dello status quo antico.
Non è stato solo lui, ma l’opportunita’ per il cambiamento dopo Mani Pulite e’ stata bloccata, soffocata. La Buona Italia, la mia Ragazza, è stata messa in coma.
Sito ufficiale di “Girfriend in a coma” http://girlfriendinacoma.eu/