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Billie Jean King rappresenterà gli Usa a Sochi 2014

Creato il 18 dicembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Billie Jean King testimonial americana a Sochi 2014.

Photo credit: david_shankbone / Foter.com / CC BY

Scritto Da Silvio Carnassale  

Billie Jean King testimonial americana a Sochi 2014. Dopo la clamorosa decisione di Barack Obama di non partecipare alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali del prossimo 7 febbraio, la presidenza degli Stati Uniti si prepara ad alzare il tono della polemica annunciando il nome della persona che sarà mandata in rappresentanza dell’America: Billie Jean King. La popolare tennista americana, campionessa e icona del movimento gay, sarà quindi la testimonial del governo degli Stati Uniti di fronte al nemico numero uno annunciato dei movimenti omosessuali, il presidente della Russia Vladimir Putin, che proprio qualche giorno fa aveva difeso, in un suo discorso in Parlamento, il tono delle leggi contro l’omosessualità fatte approvare dal governo.

Billie Jean King sarà quindi un simbolo e un messaggio chiaro degli Usa alla Russia: un messaggio provocatorio, al limite, per far capire a Putin come l’amministrazione Obama supporti con tutti i mezzi la libera espressione dell’individuo, anche in campo sessuale. 

La popolare tennista americana era stata premiata da Barack Obama nel 2009 con la Medal of Freedom proprio per essere stata uno dei motori del cambiamento nella lotta contro la discriminazione sessuale.

Billie Jean King è stata una pluricampionessa del tennis mondiale, con all’attivo ben 12 tornei del grande slam vinti. La sua ulteriore ribalta internazionale arrivò, nel 1981, con la dichiarazione di essere omosessuale.

Billie Jean King fu da subito abbandonata da molti sponsor dicendo addio “ad almeno 2 milioni di dollari di contratti di sponsorizzazione” e per anni dovette “giocare solo per pagare i miei avvocati”, come ha dichiarato la stessa ex tennista qualche anno fa.

Da allora i tempi sono cambiati e il coraggioso gesto di Billie Jean King è servito da apripista anche nel mondo dello sport, dove l’omosessualità dichiarata è spesso stato un ostacolo per il raggiungimento di importanti obiettivi. Ora con lo sport Obama spera di giocarsi una chiave mediaticamente forte per lanciare un segnale diretto alla Russia e sperare che le cose possano presto cambiare. 


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