Che pasticci, Poppy Cat di Lara Jones, Emme edizioni
Fra i libri che ha, uno sembra essere il suo preferito, forse non me lo tirerà dietro quando sarà un po’ più spavalda e mi chiederà le pupazze coi piedi grossi.
Le ragazze della Libreria Doralice (di cui ho parlato qui) me lo avevano detto (“Mio figlio va pazzo per Poppy cat”). Ecco, appunto, Poppy Cat, il gatto Poppy (forse da “pop”, “fare capolino” fra gli altri significati, visto che la sua principale attività sembra nascondersi) che vanta una serie di avventure da far sembrare Topolino un disoccupato.
La casa di Poppy Cat, Un magico inverno, Buona notte, Poppy Cat, È festa, Poppy Cat e quello che ho preso io, Che pasticci, Poppy Cat, tutti progettati e illustrati da Lara Jones e pubblicati in Italia da Emme edizioni.
Che pasticci, Poppy Cat si sviluppa in una serie di quadretti in cui Poppy Cat si nasconde (e solo Poppy Cat sa quanto piaccia ai piccoli il gioco di “Bubu Settete!”) sotto tovaglie copri tavola, dentro pentole piene di spaghetti, fra le vele di una barchetta, tutte di morbidopannolenci. E nasconde anche i suoi amici sotto pezzi di stoffa che – pare – piacciano tanto ai bimbi.
Toccarli, spostarli e scoprirci sotto il micetto mattacchione, gli orsetti, i gufi li fa ridere a crepapelle e regala mezz’oretta di tregua alla mamma.
Fino a quando a far gola ai cuccioli sono gli angoli di cartone del libro da rosicchiare. E lì scatta il cambio-gioco. O il cambio-libro.
Triste scoperta, i video di Poppy Cat che vi sconsiglio di far vedere ai bimbi.