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Binocolo che fu

Da Galadriel

Binocolo che fu

come binocolo che fu. Bene, siamo pronti? Abbiamo fatto le nostre Borse, messo a posto ogni cosa chi impedisce il proseguire del nostro viaggio nel tempo che fu- è- sarà? Non mi è chiaro, non si vede bene cosa c'è all'orizzonte: ma insomma, per favore porgetemi un Binocolo!
Dunque, Binocolo che fu.

Binocolo che fu


Il binocolo non è altro che uno strumento composto da due cannocchiali messi di fianco l'uno all'altro, per l'esattezza sono detti 'cannocchiali kepleriani', quindi per comprendere a pieno la storia di questo strumento dobbiamo viaggiare a ritroso nel tempo che fu fino ad arrivare al sedicesimo secolo, quando venne fuori la prima idea di cannocchiale.

Lo scienziato Giambattista della Porta fu[...]
il primo a scrivere nelle pagine del suo libro come fare per accoppiare due lenti in maniera tale che potessero rendere visibili, avvicinando, oggetti lontani per poterli osservare più da vicino; disgraziatamente non si sa con esattezza chi abbia ideato il primo cannocchiale: qualcuno in maniera azzardata afferma che l'invenzione è dovuta all'ottico Middelburg, mentre altri danno la paternità agl inventori Adriaussen e Janssen.

Ma in effetti come accade per il telefono, l'invenzione del binocolo è da attribuirsi al nostro connazionale Ignazio Porro, ottico e topografo, che nel 1850 riusci a trovare il modo per associare due cannocchiali a prismi! Ma nonostante siano in pochi, ci sono coloro che ne attribuiscono tale paternità al fiammingo Lippersheim.

Usato e provato da Galileo Galilei, il cannocchiale si rivelò da subito uno strumento imprescindibile nel campo astronomico e in diversi settori scientifici. Ci sono diversi i tipi di cannocchiale, da quello prismatico conosciuto appunto come binocolo, a quello definito galileiano (che utilizza lo schermo ottico inventato da Galilei).


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