- Ingredienti: per 4 persone.
100 g di cioccolato fondente
60 g di burro
55 g di zucchero
1 uovo
1/2 cucchiaino di essenza di vaniglia
120 g di farina bianca 00
15 g di cacao amaro in polvere
1 pizzico di lievito in polvere
35 g di zucchero a velo
sale
Preparazione: 20' + 30 minuti di cottura.
- Spezzettate il cioccolato e fatelo sciogliere in una casseruola a fuoco moderato con 50 g di burro mescolando bene.
- Togliete dal fuoco, unite lo zucchero e continuate a lavorare per qualche minuto.
- Aggiungete l'uovo e l'essenza di vaniglia.
- A parte setacciate insieme 110 g di farina, il cacao, il lievito e un pizzico di sale.
- Versate questo composto nel cioccolato e amalgamate bene il tutto.
- Preriscaldate il forno a 160°C.
- Con la farina e il burro restante ungete e infarinate la placca da forno.
- Con l'utensile per servire il gelato o con un cucchiaio, preparate delle piccole palline con l'impasto e passatele nello zucchero a velo.
- Servendovi di un mestolo forato.
- Fate cadere lo zucchero in eccesso e disponete i biscottini sulla placca, ben distanziati l'uno dall'altro.
- Cuocete in forno per 20 minuti.
- Quando la superficie risultera appena solida al tatto sfornate e fate raffreddare per qualche minuto.
- Aiutandovi con una spatola, staccate i biscotti dalla placca.
- Prima di servirli metteteli su una gratella a raffreddare completamente.
Quanto nutre una porzione: 85 calorie.
Vino consigliato: Vin Santo di Toscana.
Vin Santo, un nome famoso nell'enologia italiana, un prodotto che ha radici e origini lontane, da sempre creato con tecniche empiriche tramandate oralmente da padre a figlio, come una preziosa eredità.
Il Vin Santo è un antico vino a colore ambrato più o meno carico, che per le sue particolari caratteristiche organolettiche diverse da quelle dei vini bianchi generalmente adatti ad antipasti, carni bianche e da pesce, viene invece consumato come dessert quando ha caratteristiche dolci e, potrebbe persino essere impiegato come aperitivo quando si presenta secco.
Nell'enologia toscana occupa un posto importante e di grande prestigio sin dal Medio Evo.
arlando, appartiene alla classificazione dei vini appassiti, come si dice volgarmente in Alta Italia, o vini di " paglia" come si usa dire in altre regioni perché le uve con cui si producono, oltre che sulle stuoie o appese alle "penzane" possono essere tenute ad appassire sulla paglia.
Il D.P.R del 5 Dicembre 1990 riconosce la Denominazione di Origine Controllata dei vini "Colli dell'Etruria Centrale" (rosso, rosato, bianco e Vin Santo).
Il disciplinare di produzione della D.O.C. "Colli dell'Etruria Centrale" Vin Santo prevede:
- Composizione ampelografica:
* Trebbiano toscano almeno 50%;
* Malvasia del Chianti fino al 5%;
* Pinot bianco o grigio, Chardonnay, Sauvignon, complessivamente dal 10 al 45%.in Santo, un nome famoso nell'enologia italiana, un prodotto che ha radici e origini lontane, da sempre creato con tecniche empiriche tramandate oralmente da padre a figlio, come una preziosa eredità.