Dopo il bando del bisfenolo A (BPA) in alcuni paesi, molti produttori di contenitori e plastiche alimentari hanno iniziato a usare come plastificante il bisfenolo S
Dopo il bando del bisfenolo A (BPA) in alcuni paesi, molti produttori di contenitori e plastiche alimentari hanno iniziato a usare come plastificante il bisfenolo S (BPS), apponendo sull’etichetta dei prodotti il marchio “BPA free”. Tuttavia, come emerge da studi recenti, anche il bisfenolo S potrebbe essere dannoso quanto o più del BPA.
In particolare, ad evidenziare i rischi per la salute collegati al bisfenolo S è un recente studio condotto da un’équipe di ricercatori della University of Texas Medical Branch di Galveston, pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives.
Il professor Cheryl Watson e il dottor René Viñas hanno scoperto che il BPS interferisce con i recettori degli estrogeni, accelerando e riducendo a pochi secondi processi cellulari che normalmente richiedono ore e giorni. Il bisfenolo S, inoltre, sarebbe responsabile dell'attivazione delle proteine chiamate caspasi legate anche alla morte cellulare. Infine i ricercatori hanno notatoche il BPS promuove il rilascio di prolattina, un ormone che stimola la lattazione e influenza molte altre funzioni cruciali dell’organismo.
Pur sottolineando la necessità di condurre ulteriori studi per approfondire i rischi del BPS, gli esperti specificano che quanto emerso dalla ricerca è già di per sé molto preoccupante perché dimostra quanto anche il BPS, considerato un sostituto innocuo del BPA, sia in realtà altrettanto pericoloso.