Magazine Psicologia
Più si avvicina la fine della bella stagione – come la chiamava Pavese – e più sento il desiderio di evadere per rifugiarmi nei luoghi dell’immaginario, prima di ripiombare nell’inevitabile corsa all’obiettivo, alla competenza, al mostrare di essere prima ancora di sapere chi essere. Mi manca l’aria. Sento le gambe pesanti e radicate alla terra, nonostante la terra ancora tremi. Sento poi il desiderio di sollevarmi in aria a cercare l’altrove che non si potrà mai raggiungere.
Cerco il sogno. Quello ad occhi aperti che mi fa essere qui e là. Perché il sogno non necessariamente deve realizzarsi!
In questa smodata corsa verso “dimostrare” le nostre competenze, il rischio è quello di non sognare più. Perché da noi sembra quasi che se i sogni poi non li realizzi, allora che li sogni a fare? E’ quello che ci trasmette certa comunicazione massmediatica, che tutto omologa e livella. Una comunicazione che per lo più appiattisce ogni cosa banalizzandola. Come suggerisce Mario Perniola nel suo saggio “Contro la comunicazione”(Ed. Einaudi, 2004), l’alternativa a questo tipo di violenza “appare dunque risiedere nell’esteticoa cui appartiene da sempre una specie di essenziale moderazione …”. L’estetica ci deve contaminare! L’estetica deve riabilitare la profondità contro il vuoto delle parole e delle immagini, come piacere verso la complessità che non significa pesantezza del vivere.E se l’avversione per la profondità sta nella paura dell’abisso depressivo, che ci porta inevitabilmente in contatto con la nostra finitudine, ecco che il sogno ci risolleva verso l’infinito, oltre la natura nostra e terrestre. Il mondo che noi riteniamo unico e assoluto non è che una perla in una collana!
Esiste, dunque, un’alternativa al nostro quotidiano. Ciò che ci lega alla fattività è soltanto un condizionamento perpetuo di una certa cultura che ci vuole marionette. E’ per questo che siamo costretti ad assumere che il mondo che conosciamo sia in assoluto l'unico mondo possibile.
Sognare, invece, è un varco verso l'Infinito, un modo necessario per evadere e rientrare, un modo per prendere aria e riscoprire la nostra natura umana .
http://www.politicaonline.it/?p=202http://www.carloscastaneda.it/Libri-Castaneda/L-Arte-di-Sognare.htm