Il progetto è previsto su scala mondiale ed ogni postazione ATM per la Bitcoin valuta avrà un costo medio di 5mila euro
Il Bitcoin è una moneta completamente virtuale, utilizzata principalmente dai programmatori e dagli imprenditori del web, che ad aprile ha fatto tanto parlare di sé quando il valore di scambio era arrivato a toccare quota 260 dollari, rendendo quindi molti dei possessori dei veri e propri milionari.
Si trattò comunque di una fase assolutamente passeggera, tanto che già dopo pochi giorni il
prezzo si era più che dimezzato e oggi il valore di scambio è fissato a 80 dollari e sembra essersi stabilizzato. Il boom aveva fatto parlare anche di Bitcoin valuta come un bene rifugio, ma non si è proprio dimostrato tale, trattandosi di un bene ancora instabile da studiare approfonditamente.
Tuttavia la sua rapida diffusione ha fatto pensare al suo ideatore (Satoshi Nakamoto) e ad un’azienda specializzata nelle nuove tecnologie (Lamassu Bitcoin Ventures), di studiare un vero e proprio bancomat per i Bitcoin, che dovrebbe vedere la sua prima installazione a Londra, patria del mondo della finanza, quasi a voler sfidare apertamente il mondo delle grosse banche che ovviamente non vedono di buon occhio questo strumento di pagamento.
L’idea del bancomat nasce soprattutto per facilitare l’accesso ai Bitcoin, che risulta essere piuttosto macchinoso e riservato quasi esclusivamente a chi ha un’ottima capacità di utilizzo degli strumenti web; fino ad oggi, infatti, per ottenerli era necessario iscriversi ad uno dei numerosi siti di scambio e borselli dedicati, versando una cifra solitamente imposta nel suo valore minimo, mediante bonifico, che veniva convertita in moneta virtuale Bitcoin dal sistema.
Il bancomat avrà quindi il compito di sveltire e facilitare l’operazione, perché sarà sufficiente inserire il denaro contante all’interno dell’apparecchio e questo lo convertirà in Bitcoin valuta e versati direttamente sul proprio account virtuale.
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