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Bivio milano

Creato il 18 aprile 2013 da Modeinitaly @Modeinitaly
Sbagliare nella vita è inevitabile. A volte persino indispensabile.Ma ci sono errori dal sapore divertente: sto parlando di quelli appesi nel nostro guardaroba. Da diverse stagioni, magari. Che ci piacciono anche, ma non abbiamo mai messo (io faccio ancora gli occhi dolci al mio bellissimo-e mai indossato- abito Diana Von Furstenberg preso ad una super svendita da Macy's a New York 4 anni fa: così elegante, così chic, così... abbondantemente largo, essendo ben 2 taglie più grandi della mia! Ma era un affare: non potevo certo non comprarlo!!).
Ma finalmente a Milano arriva Bivio. Il primo negozio di “rivendita” di abbigliamento e accessori per uomo e donna che compra direttamente da te (pagando in contanti o con un buono acquisto da usare in negozio - non si tratta di conto vendita) i tuoi capi ancora belli e attuali, ma che giacciono in casa da troppo tempo. Capi che valgono la pena di essere subito indossati – da qualcun’altro.
E l'ideatrice del progetto è la vulcanica Hilary Belle Walker.Nata e cresciuta a San Francisco, adottata da Milano dal 2000.Non accontentandosi di aver scritto per anni come copy e content per aziende del calibro di Yoox, Armani, Marni e testate come Vogue.it e Style.it, nel 2009 pubblica 'Case altrui', un romanzo in italiano, e scrive e presenta lo sketch ricorrente 'Chic con mille euro al mese' per la prima stagione televisiva delle Invasioni Barbariche con Daria Bignardi.
Ho avuto il piacere di farle qualche domanda in esclusiva per Mode in Italy. Ecco che cosa ci racconta:
-Come e quando nasce l'idea di aprire Bivio? Non saprei esattamente quando mi è “nata” l’idea di BIVIO. Sai, vivendo a Milano per tutto questo tempo, ma tornando spesso a San Francisco, ci si accorge delle cose che mancano sia qui che là. Per anni, ogni volta che dovevo fare un trasloco o comunque quando mi accorgevo di aver accumulato troppe cose in guardaroba, non sapevo che fare di tutti quei vestiti carini che però non mettevo. Così finivo per riempire una valigia di abiti che portavo a San Francisco per scambiarli. L’anno scorso ho deciso: basta trafficare in abiti – apro un negozio di “rivendita” qui!
-Qual'è la filosofia alla base del progetto? BIVIO parte dal presupposto che il mondo sia già abbastanza pieno di cose create, prodotte e vendute. Quando compri o vendi da BIVIO, ci stai aiutando a “redistribuire” quei capi che non metti mai a chi invece li indosserebbe. Il modello di business di BIVIO non aggiunge ulteriori costi di produzione o trasporto a un mercato già saturo. Credo anche che “shopping” debba essere un’attività sociale, divertente ed immediata. Non una cosa da fare sempre da sola, davanti al computer.
-Cosa significa aprire un'attività simile in un periodo economicamente non propriamente favorevole? Significa essere molto ottimista e propositiva e non ascoltare gente che cerca di dissuaderti o scoraggiarti. Sarà perché vengo da una cultura che premia molto l’innovazione e il rischio, ma credo che in un momento come questo, ci vogliano nuove idee in Italia. Certo, BIVIO è “solo” un negozio, ma in realtà io lo vedo come un nuovo approccio al consumo e alla moda.
-Tre motivi (o più) per venire a trovarti in negozioIl nostro obbiettivo è di fare sentire ai nostri clienti che da noi hanno fatto un affare, e che è bello venire in un negozio dove non sai che cosa troverai quel giorno, perché la merce cambierà sempre. Poi, è inutile dire che cercherò di dare un ottimo servizio ai clienti (cosa che capita sempre più di rado a Milano).
-Qual è stato il tuo primo acquisto 'usato'? L'acquisto 'usato' sbagliato? E quello più azzeccato?
In realtà, non differenzio più fra gli acquisti “pre-possseduti” e quelli nuovi. Ci si sbaglia per mille motivi. Secondo me, con l’età (ahem!) si sbaglia un po’ meno perché ci si conosce di più. Poi, sicuramente gli errori di acquisto fanno meno male se non ti sono costati un occhio della testa. Le cose più “azzeccate” che ho, in ogni caso, sono pezzi unici che probabilmente sono stati “trovati” in negozi come BIVIO. Perché non sono una che ama vestirsi da “total look” o “total griffe” o “total” niente. Sono per lo stile super personale, non da copione o stampino.
-Come riconoscere l'affare d'oro nel mercato dell'usato?
Quando hai voglia di metterlo anche prima di uscire nel negozio: ecco l'affare!
-Sei per l'acquisto ragionato o da colpo di fulmine?
Come con tutto, un misto di entrambi.
-Cosa non dovrebbe mai mancare nel guardaroba di una donna?
Una qualcosa che le fa sentire bellissima e, al contempo, al suo agio.
-Un consiglio, un piccolo segreto di stile?
Un bel sorriso sincero va sempre di moda.
-Ci racconti i tuoi progetti futuri?
Progetti futuri? Ho appena intrapresa questo: lasciami riprendere il fiato un attimo! Detto questo, secondo me a un certo punto, mi scapperà un altro romanzo.
Se volete saperne di più:
[email protected]
www.biviomilano.it
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