Care luttuose e cari luttuosi, ormai chi ci conosce lo sa… Nel periodo prima del Santo Natale ci piace dare consigli su tanti piccoli regalini che potreste fare ai vostri cari. Vi abbiamo già illuminati in passato, sul reparto casalinghi, poi su libri e fumetti mortiferi e poi ancora sui gioielli che tutte noi vorremmo esibire al dito, appuntati al petto, o ad abbellire i nostri colli vampireschi… Oggi riprendiamo la serie, con un oggetto che da sempre ci piace moltissimo, perché da modo di esprimere eleganza e, insieme, un pizzico di raffinata cattiveria. Oggi parliamo di tazze e tazzine, ma anche di tè e caffè. Siete pronti?
Vorrei iniziare la serie con una proposta artistica, creativa e raffinata. I servizi di Mary O’Malley sembrano emergere dalle profondità dell’oceano, come fossero stoviglie perse in un naufragio e restituite dopo decenni, a testimoniare tutta la vita di sotto. Tazzine, ma anche teiere e zuccheriere, dove i manici sono tentacoli e conchiglie e coralli abbelliscono il tutto. Ossidate le tazzine, ossidato anche il tè: vi consiglio un Oolong cinese (https://it.wikipedia.org/wiki/Oolong), semiossidato e adattissimo per questa esperienza.
Più giocose, ma di nuovo collegate al mondo marino sono le Creature Cups. L’idea è semplice e divertente. All’interno di ogni tazzina è collocata una piccola creatura: un polpo, una foca, una tartaruga, un pellicano… Quando finirete di sorseggiare il vostro caffè – preferibilmente un buon Death Wish Coffee, che è il più forte al mondo –, vi renderete conto di aver ucciso un povero innocente, ma non proverete alcun senso di colpa. A meno che non siate un killer seriale, che i sensi di colpa non lo sfiorano neanche gli omicidi veri, questa è una sensazione impagabile.
Mi sono sempre chiesta se le tazzine di Ronit Baranga, artista israeliana, abbiano una qualche possibilità di utilizzo. Il suo lavoro si svolge su oggetti di uso quotidiano che magicamente “prendono corpo” nel senso letterale dell’espressione. Le tazzine poggiano su falangi di dita, sembra quasi che fuggano lontane da voi o che, al contrario, il tè siano in grado di servirvelo personalmente. Oppure, a fine bevuta, potreste ritrovarvi una bocca che anela a un bacio passionale, forse a mangiarvi. Ammesso e non concesso che vi si possa bere qualcosa, il mio consiglio è di provarci un tè aromatizzato: al loto, al crisantemo dolce, ai petali di rosa…
Incredibilmente raffinate – e disturbanti – sono le porcellane anticate di Evelyn Bracklow, artista tedesca che propone un’azzeccatissima visione di decadenza. Immaginate una tovaglia distesa sull’erba, o una casa abbandonata da tempo. La gente si è allontanata per andare a prendere il sole, oppure è da anni che non lascia più tracce di sé in quel luogo… Cristalli di zucchero e miele attirano processioni di formiche. L’unica, a un certo punto, sarà bere anche loro. Il tè meglio sia nero, per non rendersi conto di quel che sta succedendo.
Davvero inquietante è la serie “Waiting for the Body” di Kamarza. Le tazzine sono di una ceramica raffinata, decorata finemente con ghirlande d’oro e motivi di spighe, foglie di vite e fiori. Una promessa di fertilità, smentita però dall’ossuta figura che emerge dalla tazzina: gambe e braccia scheletriche e, appoggiata al piattino una testa femminile un po’ perplessa. Ci guarda e ci dice: cosa ci faccio io qui? Non lo so, ma sappiamo cosa fare con te: ti useremo per sorseggiare uno dei caffè più rari e costosi del mondo, il kopi luwak indonesiano. Va bene?
Per chi preferisce assicurarsi la certezza di una bevuta, scegliendo un qualcosa dalle forme un po’ più convenzionali, ma dall’effetto sorpresa garantito, ho in mente una bella serie di porcellane velenose in stile vittoriano: belladonna, arsenico, cianuro, cicuta, stricnina. La scelta è ampia, in termini di servizio e di effetti. Non è semplicissimo, ma potete trovarle su Etsy, scegliendo tra una valanga di decori diversi: dal rosa antico, al blu prussia, ai motivi floreali… Cosa berci dentro? A meno di non voler essere filologici, avvelenando i vostri ospiti, io queste tazze me le vedo bene da tisane alle erbe: melissa, verbena, malva, menta piperita e così via…
Sempre sul classico, potete scegliere le eleganti creazioni della Skull Collection di Melody Rose. Basata a Londra, la nostra Melanie lavora su ceramiche antiche o vintage, a lungo dimenticate a prendere polvere, e dona loro nuova vita, decorandole con immagini d’epoca e motivi moderni. Le sue proposte sono moltissime, ma io non potevo non scegliere i suoi bei teschi, con o senza corona. Che dire? Sono le chicchere perfette per il tè delle cinque, rigorosamente all’inglese, ossia servito col latte.
Agli amanti del caffè americano, possiamo proporre diverse soluzioni di mugs, da quelle decorate con vari elementi della famiglia Addams ad altre tazze con arzigogoli più anatomici. Queste ultime potete trovarle online su Wanelo. Ricordatevi che, per conservarlo caldo e fragrante, il caffè va tenuto nel thermos. Evitate per favore di farlo stazionare per ore nella tazza.
Un’idea semplice semplice, che credo si possa anche realizzare in casa è la tazzina rivelatrice. Tu finisci di bere e, magicamente, ecco materializzarsi la scritta “you have been poisoned”. Mica bello scoprirlo così.
E per finire, direttamente dalla Finlandia, alcune idee ironiche e divertenti per le tazzine dei vostri caffè macchiati, cappuccini, marocchini, mocaccini… Sami Rinne ne ha pensata una bella serie, di tazze alate. La bianca è un angioletto. La nera un pipistrello. E poi ci sono loro, gli immancabili teschi ridens.
Buona colazione, buona merenda, buon tutto.
di Silvia Ceriani