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Black Sea ( 2014 )

Creato il 30 aprile 2015 da Bradipo
Black Sea ( 2014 )Il capitano Robinson ha un matrimonio fallito alle spalle, un figlio che praticamente non ha mai conosciuto e ora è stato licenziato dal suo lavoro di comandante di sommergibili.
Disperato, accetta una missione impossibile prospettatagli da un suo conoscente: recuperare nelle profondità del Mar Nero il relitto di un sommergibile tedesco naufragato nella Seconda Guerra Mondiale e che trasportava oro dalla Russia alla Germania di Hitler.
Missione potenzialmente suicida, da condurre in un Mar Nero stracolmo di navi da guerra russe e da tentare con un equipaggio ( per metà inglese e per metà russo, il sottomarino è russo e pare che ci sia un solo marinaio in grado di parlare inglese e russo) che sia disperato almeno quanto il capitano.
E naturalmente la vita negli anfratti angusti del sottomarino e tutto fuorché facile.
Le tensioni verranno presto in superficie mentre il sottomarino , un residuato bellico, va sempre più a fondo...
E' assai rischioso ambientare un film quasi interamente tra le quattro pareti metalliche e arrugginite di un sottomarino che sembra attrezzato solo per una missione suicida.
Rischioso per uno come Kevin McDonald, documentarista di grido abituato agli spazi aperti e che ha deciso da un po' di film a questa parte di passare dalle parti della fiction sempre più spesso.
E lo ha fatto in maniera robusta, magari non ha sfornato capolavori ma ha sempre fornito prove di un certo spessore.
La stessa cosa è successa con questa sua ultima opera: forte di uno script intenso ad opera di Dennis Kelly ( la mente brillante e distorta che sta dietro a una delle migliori serie tv inglesi degli ultimi anni, Utopia) sviluppa un'idea di cinema molto classico , in un certo senso anche sorprendente visto il suo pedigree artistico e quello del suo sceneggiatore.
Black Sea ( 2014 )Black Sea è un ibrido avvincente di cinema di guerra e di avventura a cui McDonald si approccia con piglio guerriero un po' come un Aldrich degli abissi che dirige la sua sporca dozzina a spasso per le profondità del Mar Nero contro un nemico che non esiste e con fantasmi incombenti che rendono ancora più difficoltoso discernere il cammino giusto.
In realtà l'ambiente chiuso del vecchio sottomarino sovietico più che un Nautilus verniano alla ricerca di meraviglie è un campo di battaglia umidiccio in cui consumare un duello all'ultimo sangue perché la missione vera non è andare a recuperare quel maledetto oro anche a costo della vita ( e quell' U Boot adagiato è il simbolo ultimo e supremo di una caccia al tesoro), la missione è sopravvivere alla convivenza da subito difficile tra inglesi e russi che non hanno il piacere di condividere nulla, ma proprio nulla, neanche una lingua in  comune per esprimersi e potersi capire con più facilità.
O meglio c'è una specie di ponte levatoio tra i due gruppi, ma è un personaggio che muore subito accoltellato per futili motivi, per la stupidità conclamata di uno di quei marinai disperati facente parte di quella ciurma raccogliticcia assemblata dal capitano Robinson.
Black Sea ( 2014 )L'ulteriore testimonianza che il libero arbitrio è stato gentilmente concesso all'uomo solo per distruggerlo più facilmente.
L'unico che sembra conservare sale in zucca, l'unico che riesca a trovare sempre una via d'uscita è proprio lui, il comandante.
Al capitano Robinson dona volto, voce e corpo un Jude Law gonfio e disilluso, lontano dall'essere quel sex symbol con gli occhi di ghiaccio che era qualche decina di kili fa.
Ma il suo è un personaggio terribilmente cazzuto e la sua prova è matura, forse per la prima volta guardandolo in un film ho l'impressione di trovarmi di fronte a un attore fatto e finito, uno che ha trovato finalmente il suo completamento artistico.
Black Sea è un film di lupi di mare a cui hanno levato il mare,il mezzo acquatico in cui si muovono meglio ( come dice anche uno dei personaggi: sulla terraferma sono goffi come pinguini), uomini senza un perché alla ricerca dell'occasione della vita, da una certa prospettiva può essere inquadrato anche come cinema figlio della crisi economica e morale di un'umanità sempre più assoggettata al dio denaro, è un film che ha il mare nel titolo ma praticamente non lo mostra mai , visto che è una massa nera amorfa invisibile che soffoca e distrugge, è la storia di un capitano il cui peggior nemico non è un mostro marino, ma è qualcosa che ha lasciato a terra, la sua vita ormai svuotata di ogni significato per come è lontana dai suoi affetti.
Black Sea ( 2014 )Cinema bellico, di avventura, di uomini veri ma in fondo anche una storia d'amore infelice che strazia e quasi fa scendere una lacrimuccia.
Un po' come quella fotografia che torna a galla.....
PERCHE' SI : approccio al genere molto classico, Jude Law al suo meglio, regia eccellente, orgogliosamente vintage.
PERCHE' NO : per qualcuno sarà dura digerire quasi due ore di film dentro un sottomarino
LA SEQUENZA : il sottomarino va a picco ma impiega un lunghissimo tempo per toccare il fondo su cui adagiarsi  sorprendendo i sopravvissuti.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Non sarei mai capace di muovermi dentro un sottomarino, troppo angusto.
Mi è venuta fuori quella sottile vena claustrofobica che penso di avere sempre avuto.
Non so se è così facile non farsi trovare dalla flotta navale russa.
Jude Law mi ha finalmente dimostrato di essere un attore vero e non un semplice bel manichino.
( VOTO : 7,5 / 10 )

 Black Sea (2014) on IMDb

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