Magazine Cinema
Le prime recensioni della stampa.
Kirk Honeycutt, dall'Hollywood Reporter, assegna al film un giudizio positivo.
Ne sottolinea la bravura degli interpreti, Natalie Portman e Mila Kunis, in primis. La Portman, che non è una ballerina, realizza una performance molto credibile nei lunghi numeri di danza. Il suo personaggio, Nina, è dominato dalla paranoia, che si evidenzia e viene fomentata dai personaggi della madre, Barbara Hershey, una donna simbiotica e ossessiva nel controllare ogni aspetto della vita della figlia, e e da quello di un'antagonista ballerina che ha perso il suo lavoro a suo favore, Beth, interpretato da Winona Ryder. Il personaggio di Nina è stato paragonato a quello di Mickey Rourke in "The wrestler". Mila Kunis introduce l'elemento di dissonanza e le scene lesbo sono molto più hot di quanto atteso.
Peter Debruge, dalle pagine di Variety, è sulla stessa lunghezza d'onda, forse non così schierato. Il film viene visto come un misto di tecniche classiche e contemporanee, evidenti nella simbologia ripetuta e ossessiva così come nella classicità musicale della soundtrack con Clint Mansell che segue la strada inaugurata dalla sequenza del "Canto del cigno" di Tchaikovsky, posta all'inizio e molto affascinante (Nina circondata da forze oscure sogna di interpretare il ruolo principale del "Lago del Cigno", appunto).Il confronto del personaggio di Nina rimane in ambito autografo. Si tratta di una variante che aspira alla perfezione di "Pi", altro film del regista. Tra i diretti antecedenti, Aronofsky sembra avvicinarsi a Polanski e Cronenberg degli esordi.
Screen International è ancora più positivo. Il film è un nuovo ottimo risultato per il regista e la parabola di Nina ricorda Repulsion/Rosemary's Baby di Polanski. Anche la tecnica appare sopraffina con le sequenze di danza memorabili, affidate al solito tandem con il bravissimo direttore della fotografia, Matthew Libatique, abitudine nella macchina lavorativa di Aronofsky.
Film positivo anche per il critico di "Bad Taste", Colinmckenzie, che non naconde la presenza di imperfezioni, ma giudica positivamente il film con larga disquisizione sulle capacità attoriali. La sala stampa ha risposto con molti segni di disapprovazione (il film è molto forte nel linguaggio sessuale e in Italia i giornalisti hanno l'abitudine di fischiare, invece di essere silenti, prerogativa circence, quando non apprezzano), per il critico ingiustificabili, soprattutto a cospetto di un film "forte" in cui la performance della protagonista è definita da Nomination all'Oscar, accompagnata da un'ottima comprimaria come Winona Ryder piuttosto che dalla Kunis. Ottima la tecnica.
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