- Etichetta: Southern Ground / 3 Legged Records
- Anno: 2014
Ed eccomi qui a parlarvi, in occasione dell’uscita del loro primo live album dei Blackberry Smoke, per il sottoscritto la più grande band southern rock in circolazione, tralasciando i dinosauri dai nomi che un po’ tutti conosciamo, incluso chi del genere non è appassionato.
La band di Atlanta nasce all’inizio del nuovo millennio ed esordisce nel 2004 con il già bellissimo “Bad Luck Ain’t No Crime”, ma il capolavoro arriva cinque anni dopo con “Little Piece Of Dixie”, album che riesce ad uscire dai confini degli States regalando perle di southern rock, blues e rock’n’roll, sempre con quel tocco freak che è poi l’anima delle composizioni del combo.
“The Whippoorwill”, ancora un centro pieno, li consacra come nuovi re del genere insieme agli Whiskey Myers, altra super band recensita qualche mese fa su queste pagine, e l’album un anno dopo (fine 2013) viene distribuito finalmente anche nel vecchio continente.
Leave A Scar ripercorre la carriera di questa fenomenale band attingendo un po’ da tutti e tre i dischi fin qui pubblicati, chiaramente dando più spazio ai brani dell’ultimo album, ma senza tralasciare nemmeno una delle stupende composizioni che facevano parte di “Little Piece Of Dixie”.
Dal vivo ancora più che in studio, la band ci offre una lezione di rock a stelle e strisce, facendo venire più di una volta la pelle d’oca con brani che ormai devono essere considerati dei classici, una carrellata di suoni sudisti che fanno parte del modus operandi del gruppo: southern, blues, roots e country si danno il cambio sul palco o si amalgamo per una serie di tracce entusiasmanti.
Si parte dall’iniziale Shakin’ Hands With The Holy Ghost, tratta dall’ultimo album, per iniziare a sciorinare le migliori canzoni dei Blackberry Smoke: Sanctified Woman,Testify, Ain’t Got The Blues, l’hit Up In Smoke, lo stupendo blues pianistico The Whipporwill.
Charlie Starr si conferma come voce dell’America, con il suo particolare tono strascicato scarica botte di emozioni in puro southern style, ma è tutta la band che gira a mille: Brandon Still alle tastiere commuove sulle note rock’n’roll jazzate della stupenda Everybody Knows She’s Mine.
Non appena si chiude un brano bellissimo ne inizia non da meno, One Horse Town è una semi ballad malinconica, mentre in Ain’t Much Left Of Me vengono omaggiati dalla band gli Zep di “When The Leeve Breaks”, mentre così ci si avvia verso la fine del concerto ed i Blackberry Smoke ci regalano Sleeping Dogs, lunga jam settantiana tra blues e southern.
Arrivati alla fine non può mancare la song top del disco del 2009 e, così, Shake Your Magnolia esplode in tutta la sua carica hard blues congedando Chalie Starr, Brandon Still, Richard e Brit Turner e Paul Jackson dal pubblico in pieno trip da rock’n’roll sudista.
Pubblicato nei formati in doppio cd e vinile questo è un album live d’altri tempi, un omaggio ad una grande band colta all’apice delle sue potenzialità artistiche, il che rende obbligatorio l’acquisto per gli amanti di questa sonorità.
Tracklist:
CD1
1. Shakin’ Hands With The Holy Ghost
2. Sanctified Woman
3. Testify
4. Good One Comin’ On
5. Six Ways to Sunday
6. Ain’t Got The Blues
7. Lucky Seven
8. Pretty Little Lie
9. Restless
10. Up In Smoke
11. Crimson Moon
12. The Whippoorwill
13. Son Of The Bourbon
CD2
14. Everybody Knows She’s Mine
15. One Horse Town
16. Lesson In A Bottle
17. Ain’t Much Left Of Me
18. Leave A Scar
19. Sleeping Dogs
20. Payback’s A Bitch
21. Up The Road
22. Shake Your Magnolia
Line-up:
Charlie Starr – Lead Vocals, Guitar
Richard Turner – Bass, Vocals
Brit Turner – Lead Drums
Paul Jackson – Guitar, Vocals
Brandon Still – Keyboards