Lettura imperdibile per appassionati di casinò e giochi vari, Blackjack club riesce ad essere una lettura più che gradevole anche se non siete animali da panno verde.
Il quarantaduenne del New Jersey Ben Mezrich, meglio noto per la sua versione della vita del giovane multimiliardario Mark Zuckerberg (il fondatore di Facebook), ripresa anche nel recente film “The Social Network”.
Si tratta però del secondo libro di Mezrich dato in pasto alle platee cinematografiche: nel 2008 difatti è uscito “21”, basato sul suo primo romanzo non fiction, Bringing Down the House: The Inside Story of Six MIT Students Who Took Vegas for Millions, tradotto in italiano “Blackjack club”.
Il libro tratta della storia vera (ma romanzata) del professore del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che decide di metter insieme i suoi studenti più capaci in modo da apprendere la tecnica del conteggio delle carte.
Fatto ciò, dopo un adeguato addestramento, la pattuglia si sposta nientemeno che a Las Vegas, in modo da provare sul campo le tecniche legali o meno acquisite. I risultati non si fanno certo attendere: memorizzando le carte che vengono giocate durante una partita di blackjack è possibile prevedere quelle rimaste nel sabot, dato che i mazzi non vengono mischiati durante una partita.
E’ semplice immaginare cosa succede in seguito: la nostra squadra vince in maniera sospetta migliaia di dollari, sinchè non vengono cacciati da tutti i casinò del Nevada.
Una storia affascinante, che dimostra quanta differenza passi tra un gioco di logica matematica come il blackjack ed altri giochi di pura fortuna come la slot machine o la roulette.
E che con un po’ di disciplina ed una memoria di ferro si possono battere anche le inesorabili leggi del Banco.