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Blancpain calendrier chinois: una chiccheria

Creato il 25 luglio 2012 da Hermes
E' da tempo che non parlo di orologi. Da prima che il mondo conoscesse le Birkenstok, Mordor, Herman Van Rompuy, Seduzioni Diamonds by Valeria Marini e molte altre porcate dal nome indubbiamente cacofonico.
Così oggi ho pensato a un ritorno sulle scene in grande stile, con un bel segnatempo firmato Blancpain e presentato a Baselworld 2012.
Blancpain è una delle più antiche case svizzere di orologi (1735). Ha vissuto, come quasi tutte le maison elvetiche, un periodo di crisi negli anni '70, per poi essere recuperata dalla dinastia Hayek (= Swatch). Un percorso più o meno parallelo a quello di Breguet (<3).
Ora la casa sta tentanto, IMHO (cioè "nella mia umile opinione", ma dirlo in inglese fa molto più pheego), un riposizionamento in una fascia alta del mercato. E questo segnatempo è un ulteriore tassello in avanti.
Parliamo del primo orologio da polso dotato di un calendario cinese classico (non mi chiedete se esista un calendario cinese non classico/moderno, perchè non ne ho idea). Un chiaro occhiolino a un mercato oramai importante, che però comincia a dare segni di stallo.
Blancpain calendrier chinois: una chiccheria
Il connubio tra l'estetica europea e quella del celeste impero è interessantissimo. L'orologio si presenta come un classico della linea Villeret, lancette a foglia, cifre romane... ma tre piccoli dischi nel quadrante mostrano l'ora, il giorno e il mese del calendario cinese.  La ciliegina sulla torta è l'indicazione del segno zodiacale cinese che fa capolino da una finestrella a ore 12.
Come spiegato sul sito di Blancpain, il calendario cinese ha la particolarità di essere basato su dei mesi lunari. Dodici mesi lunari (ciascuno di 29 o 30 giorni) corrispondono all'incirca a 354 giorni ("all'incirca" perchè in verità sarebbero 354,36707 gg. Ovvio, no?), cioè quasi 12 giorni in meno rispetto all'anno solare.
Così, per far quadrare i contri coll'anno solare e col ciclo delle stagioni, è necessario ogni tanto aggiungere un mese intercalare.
Vi siete mai chiesti perchè l'anno cinese comincia sempre un giorni diverso? La ragione sta proprio qua.
Non è necessario che sia io a dirvi quanto possa essere compilicato il meccanismo di tale orologio, il nuovo calibro 3638, con tutte queste indicazioni e questi cicli irregolari. Eppure la riserva di carica, cioè il tempo che l'orologio continuerà a girare senza essere stato ricaricato, è di sette giorni. Non male.
A ore tre troviamo segnati i tronchi celesti  e i cinque elementi(altre piccole chicche del calendario cinese) con un ciclo di 10 anni, a ore nove i mesi e alle dodici le ore doppie (dalla durata, come dice il nome, di 2h). In tutto il contesto le fasi lunari, la mia complicazione preferita, sembrano una banalità, una piccolezza da quattro soldi.
Il giorno del calendario gregoriano è indicato da un'elegante lancetta blu serpentinata, che indica le cifre ai limiti del quadrante.
Giusto per snocciolare qualche altro dato, il quadrante è smaltato grand feu, il movimento (a vista) ha 39 rubini ed esiste anche la versione in platino con un sobrio rubino incastonato sulla corona e un dragone inciso sul rotore (appunto, siamo nell'anno del drago!). Solo 20 esemplari. Per noi comuni mortali c'è la versione in oro rosa. Di entrambe, temo di non voler sapere il costo.
Blancpain calendrier chinois: una chiccheria
Ah, naturalmente un difetto c'è: per contenere tutto questo malloppone, è necessaria una cassa piuttosto grande: parliamo di un diametro di 45mm. L'altezza non è pervenuta, ma dai video sembra "'na pagnotta" (cit.).


Aggiornamento post video: ho visto i prezzi: 51.000 euro ca. per l'oro rosa, quasi 18.000 euro in più per la limited edition.
Blancpain calendrier chinois: una chiccheria Avvistate anche queste due bellezze al Baselworld, ma non so dirvi di cosa si tratti.

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