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Blatter dichiara i mondiali in Qatar “un errore”

Creato il 17 maggio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Joseph Blatter, presidente della FIFA, ha dichiarato ieri che lasciare al Quatar il compito di ospitare i mondiali del 2022 è stato “un errore”.

Una opinione estremamente controversa ma piuttosto popolare, che è già facile trovare espressa in molti appassionati del pallone che abbiano avuto la voglia e la pazienza di informarsi sulle condizioni molto dubbie dei lavori prima, e del gioco poi, della Coppa del Mondo del 2022.

Blatter, che ha annunciato da pochi giorni la sua intenzione di ricandidarsi alla presidenza FIFA, è stato già in alcune occasioni parzialmente contro la candidatura del Quatar, e non è la prima volta che si è lasciato scappare pareri negativi, velati o meno, su di essa. Di fatto il Quatar fu portato innanzi soprattutto da Platini e dalla sua fazione all’interno della commissione esecutiva della Fifa: dicono le malelingue, in cambio di enormi investimenti nei club europei. Taluni ancora più infervorati hanno accusato la FIFA di aver accettato mazzette per l’occasione.

Lo stesso Blatter, comunque, ha dimostrato un recente ripensamento, avuto un inizio di approvazione nei confronti della Coppa del Mondo, tanto che le sue dichiarazioni dal 2010 a proposito di questo sono state esclusivamente positive: “penso fermamente che la Coppa del Mondo debba giungere in Qatar, di cui sono un visitatore regolare e resto impressionato da tutto il progresso”, aveva detto il 24 aprile.

A dicembre, si era definito un “happy president” per via del fatto che la Coppa si sarebbe spostata in località esotiche e mai ospitanti prima, come il medio oriente e la penisola arabica.

Perfino l’anno scorso, nel 2013, in risposta alle sempre crescenti critiche circa le condizioni del Qatar da parte di delegazioni in rappresentanza dell’Europa aveva dichiarato sostanzialmente che essi avrebbero dovuto mettersi il cuore in pace, e che il calcio aveva assunto una dimensione mondiale, travalicando i confini europei e di conseguenza superandone l’egemonia.

Il problema Qatar si risolve, come si accennava prima, in due circostanze, l’una basata sui lavori in corso, l’altra sul gioco in sé.

Primariamente, il Qatar non è proprio il luogo ideale per le condizioni di lavoro, e sono en documentate le violazioni di diritti umani compiute in quello stato e, in generale, in tutta la penisola arabica. Lavoratori migranti vengono portati da luoghi sperduti del mondo, moderni schiavi, e non è raro che a qualcuno di loro venga ritirato il passaporto, costringendoli a rimanere bloccati in Qatar, giacchè è richiesto un visto di uscita per poter emigrare. Secondo l’International Trade Union Confederation, una unione sovrannazionale di sindacati, a marzo erano già morti 1200 lavoratori migranti dall’India e dal Nepal, e ha stimato un computo totale, a lavori finiti, di 4400 morti. Il rapporto è in linea con le informazioni provenienti dalle ambasciate dei paesi interessati in Qatar, tanto che l’ambasciata Nepalese ha riportato 400 morti totali e quella Indiana ben 500. Una irresistibile vergogna che già di per sé sola conferma l’”errore” di Blatter e dei suoi.

Secondariamente, le estati in Qatar sono talmente torride da raggiungere e superare i 40-45°C, rendendo di fatto impossibile giocare ad orari normali le partite della Coppa del Mondo. Lo Stato ha promesso di costruire impianti dotati di aria condizionata per far fronte all’emenrgenza, ma non è chiaro né quali siano gli ulteriori costi di questo, né se la tecnologia sia effettivamente efficace, senza considerare tutta una serie di evidenti disagi per i viaggiatori e i tifosi. Si era perfino giunti a pensare che la Coppa poteva essere ospitata in inverno, per fortuna abbandonando l’ipotesi dietro la motivazione dei campionati nazionali in pieno svolgimento.

Nel frattempo, errore o non errore, il Qatar è paese ospitante e con ogni probabilità lo rimarrà. Come questa Coppa del Mondo verrà svolta, e a quale prezzo, solo il futuro darà una risposta certa. Di sicuro le premesse non sono precisamente esaltanti.

Tags:blatter,calda,condizioni,errore,estate,lavoratori,mondiali,morti,platini,qatar

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