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Oggi tornerò a esplorare un mondo che non visito spesso, soprattutto perché sono una capra totale in questo argomento: il mondo della grafica, nello specifico della grafica 3D. Parlerò infatti di Blender, un programma gratuito, open source e disponibile per i principali sistemi operativi. Blender è un programma per la creazione di contenuti in 2D (in principio) e 3D (il suo campo di applicazione attuale): immagini fisse, animazioni e altro. È bene specificare subito, però, che Blender non creerà la grafica per voi, ma vi fornirà solo un ottimo ambiente in cui svilupparla, vi aiuterà nel lavoro e automatizzerà svariate operazioni: spetta però all'utente sapere cosa voler fare e come farlo. In altri termini, vi mette a disposizione una officina completa, con tutti gli attrezzi necessari, ma poi starà a voi utilizzarli e saperli utilizzare; niente “visual” qualcosa, con pezzi da trascinare qui e là sullo schermo, dandovi l’illusione di saper programmare, progettare, disegnare o quant'altro. Anche per questo, Blender non è un programma semplice e non è adatto a un apprendimento “istintivo”, fatto di tentativi alla cieca ed errori: potete provare questo approccio, certo, e nessuno ve lo vieterà, ma è improbabile che otterrete qualche risultato. Molto più utile è procedere con calma, seguendo una delle guide disponibili, per capire come funzioni la grafica 3D e come funzioni Blender in generale: potete trovarne anche in italiano ed è saggio portarne a termine una, prima di affrontare il programma senza cinture di sicurezza e senza seguire i percorsi guidati. Sono disponibili manuali anche in italiano, oltre a una buona comunità di utenti italiani indicata più avanti, per cui i mezzi per l’apprendimento ci sono, se si vuole. Se tutto questo vi fa pensare a Photoshop (o simili), non siete molto lontani dalla verità, dato che Blender è pensato per una utenza competente, quando non per professionisti veri e propri di questo settore della grafica e dell’animazione: sul sito ufficiale potrete vedere vari esempi di cosa sia possibile ottenere con questo programma, se si è capaci di utilizzarlo a dovere. Oltre a demolirvi psicologicamente, questi esempi potrebbero anche servire a farvi venire voglia di studiarlo con calma, invece di trafficarci e vedere “che cosa salterà fuori”. A ogni modo, questa è la schermata di avvio di Blender:
Se non sapete da che parte guardarla, non vi preoccupate: è normale, come primo impatto. Il vostro progetto è al centro dello schermo ed è qui rappresentato da un semplice cubo, ossia il progetto caricato in automatico all'apertura del programma, mentre i riquadri circostanti includono soltanto alcune delle varie funzioni del programma. Inizialmente, Blender seguiva la stessa filosofia di Emacs, utilizzando quasi esclusivamente combinazioni di tasti, per qualsivoglia operazione: imparare a usare il programma consisteva prima di tutto nell'impararsi come minimo le combinazioni principali (a decine), il che ha contribuito parecchio alla sua fama di “cosa difficile da utilizzare”, soprattutto tra gli amanti del mouse. Negli ultimi anni, però, l’interfaccia grafica è stata riveduta e corretta, per renderla più semplice e accessibile: il risultato può non sembrare soddisfacente, ma adesso si possono fare molte più cose col mouse e sono disponibili anche diversi menu, per selezionare le operazioni da eseguire. Cosa si può fare di preciso, con Blender? Parecchie cose, dalla creazione di semplici immagini poligonali, ossia quelle immagini composte da un numero elevato di triangoli o rettangoli, colorati in modo diverso per dare l’illusione di tridimensionalità (tecnica utilizzata normalmente per il 3D), all'animazione di queste immagini, attraverso l’assemblaggio dello scheletro di ogni figura da animare. È naturalmente anche possibile riprodurre le animazioni create e, utilizzando il suo componente Game Blender, si possono sviluppare e ottenere programmi indipendenti, inclusi videogiochi in 3D; nella maggior parte dei casi, però, questo programma è utilizzato in modo analogo a Photoshop, ossia per realizzare immagini o “pupazzi” da inserire poi in progetti più ampi di animazione, soprattutto se state pensando a un videogioco: teoricamente potreste fare tutto con Blender, se siete bravi, ma vi capiterà più spesso di utilizzarlo per creare la materia prima, da esportare altrove. Se state lavorando a un videogioco 3D in Java, per esempio, potreste utilizzare Blender per realizzare i personaggi, da importare poi in JMonkeyEngine, l’ambiente di sviluppo al cui interno state creando il videogioco. Blender è poi personalizzabile in vari modi, soprattutto attraverso l’installazione di plugin; chi sa programmare e ama il Python (un linguaggio di programmazione e/o di scripting, a seconda dei punti di vista e degli utilizzi), può modificarlo in prima persona, altrimenti ci si può sempre appoggiare al lavoro fatto da altri, aggiungendo plugin già esistenti. In particolare, il Python è utilizzato per automatizzare parecchie operazioni ripetitive, ma anche per impostare le logiche interne di un videogioco (se state lavorando con Game Blender), semplificare l’impostazione da altri formati o l’esportazione verso altri formati per immagini e animazioni, eccetera. In linea di massima, può essere utilizzato per “smanettare” in svariati modi col programma di base. Come accade per molti progetti open source, il suo punto di forza principale è la comunità di utenti, che vi si costruisce attorno. Un punto di riferimento per chiunque abbia intenzione di utilizzare Blender per progetti più o meno artistici, dalla realizzazione di singole immagini fino a veri e propri film di animazione, è certo il sito degli “artisti di Blender”, con annesso forum, sia per scambiare opinioni, sia per sbirciare cosa stiano facendo altre persone e “prendere spunti”. Oltre al sito ufficiale di Blender, un altro sito di riferimento per tutto coloro che vogliono imparare a usarlo è senza dubbio la comunità italiana di utenti, a cui accennavo prima: qui potrete trovare sia svariati articoli di approfondimento su diversi aspetti del programma, sia esempi di immagini e video realizzati con Blender, sia soprattutto guide e tutorial per addentrarsi nel funzionamento di Blender e, più in generale, nel misterioso mondo della grafica 3D. Il tutto, ovviamente, in lingua italiana. Se vi serve un aiuto, o se volete esaminare qualche esempio e farvi una idea di Blender, è forse il sito migliore da cui partire, specialmente se l’inglese non è vostro amico.