Magazine Cultura

BLISS 1 - L’addizionale umana sulla sofferenza

Da Sara Bini
 “I can’t get no satisfaction” (Jagger- Richards)
BLISS 1 - L’addizionale umana sulla sofferenza
Un momento decisivo nel mio percorso di vita è stato quando ho davvero cominciato a realizzare e a praticare il pensiero “non è necessario apprendere attraverso la sofferenza”. Certo, la sofferenza è da benedire quando porta approfondimento e crescita in saggezza e comprensione. D’altronde ho sempre pensato che la vita qui sul pianeta Terra, a questi lumi di luna, è già abbastanza dolorosa di per sé da rendere superfluo ogni supplizio aggiuntivo. Intendo dire, citando Leopardi, che spesso “Uscir di pena / è diletto fra noi” (La quiete dopo la tempesta). Anche la vita più riuscita e fortunata dovrà prima o poi fare i conti con esperienze-limite come la malattia o la morte. Questo mi è sempre sembrato più che sufficiente per rinunciare a ogni desiderio di lunga permanenza su questo piano e spingermi alla ricerca dell’Essenziale, di ciò che non può essere intimamente violato dalle vicende terrene - in breve, quella “pace che sorpassa ogni comprensione”.
BLISS 1 - L’addizionale umana sulla sofferenza
Poi, essendo ancora abbastanza giovane per ritirarmi immediatamente in convento, ho avuto la brillante idea d’immergermi nelle dinamiche di questo pianeta per vedere cosa riuscivo a comprendere e se ne valesse davvero la pena. Così è partita la sperimentazione di quella che io chiamo ‘sofferenza aggiuntiva’, caratterizzata dal permanere, perseverare e attaccarsi a situazioni spiacevoli. Ovvio, non è che lo si fa per sport, anche se c’è chi ha fatto del ruolo di vittima un’identità ben consolidata.BLISS 1 - L’addizionale umana sulla sofferenzaLe motivazioni da me riscontrate alla base di questi bonus di sofferenza-extra sono state più o meno le seguenti: bisogno di essere come ‘gli altri’ (approvazione sociale), bisogno di sicurezza (sopravvivenza fisica), bisogno di affetto (sopravvivenza emotiva). Tali bisogni possono essere soddisfatti in modo equilibrato senza provocare pesi o ulteriore sofferenza, tuttavia, essendo io abbastanza esigente e allo stesso tempo inesperta, dopo vari e  variopinti tentativi ho trovato  più economico rivolgere tali questioni verso l’interno.  Con ciò, si diventa pericolosamente liberi e allo stesso tempo ferocemente sensibili a ogni ‘stonatura’.
#Continua nei due post seguenti 
BLISS 1 - L’addizionale umana sulla sofferenza

Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi qui o su: Sara Bini Le Vie per l'Armonia

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :