Magazine Cultura
13/5. TAPPA 1 "a tu per tu"La bacheca dei libri
14/5 TAPPA 2 "personaggi allo specchio" Il rifugio degli Elfi
15/5 TAPPA 3 "a zonzo nel mondo di Emma" The Coffee Library
16/5 TAPPA 4 "top soundtrack" Peccati di Penna
17/5 TAPPA 5 "compagni di viaggio" Laboratorio Fantasy
19/5 TAPPA 6 "parole in immagini" Leggere Fantastico
20/5 TAPPA 7 "Gabriel. Il sigillo della tredicesima runa" La bacheca dei libri
21/5 TAPPA 8 "cover contest" Le passioni di Brully
22/5 TAPPA9 "l'erbolario Wicca" Il mercatino dei libri fantasy
23/5 TAPPA 10 "rosso, viole, nero, oro" La biblioteca di Eliza
24/5 TAPPA 11 "A tutto self" I libri di Lo
26/5 TAPPA 12 "intervista doppia DANIELLEvsEMMA" Never say book
27/5 TAPPA13 "And the winner is..." The Coffee library
Il Romanzo
Emma é una ragazza semplice dall'inconsapevole fascino magnetico. La sua vita tranquilla, al confine dell'invisibilità, verrà sconvolta da un cambiamento radicale ed improvviso che la catapulterà nel complesso e violento mondo di streghe e vampiri. Un'inaspettata e travagliata transizione ne muterà in modo definitivo la natura e l'essenza trasformandola in un essere sovrannaturale mai esistito prima. Quando la straordinaria ragazza, accompagnata dai suoi amici di sempre e da un nuovo e viscerale amore, si troverà ad affrontare con coraggio la sua nuova vita imparando ad amarla e ad amare se stessa come mai prima, scoprirà di possedere uno sconfinato ed incontrastabile potere. È, questa, una appassionante ed intensa storia di amicizia, fratellanza e amore.
Emma è un romanzo che parla d'amore e d'amicizia in un mondo popolato di streghe e vampiri, e ovviamente da lei, Emma, l'ibrido che sfida le leggi della natura (e del soprannaturale). Una storia dolce, piacevole, che tiene compagnia con il suo stile morbido e scorrevole.
Viviamo, anzi, ascoltiamo le sue colonne sonore.Le musiche uniscono malinconia, tenerezza, atmosfere magiche e, in alcune, si percepisce il brivido dell'incertezza, della forza e della confusione.
Boy and the gost
Calling Grace
Damned vampire and gothic Davine
Die alive
Ad aspettarli nel labirinto c'era Gabriel. Quando Emma lo vide ebbe un fremito e serrò le mascelle cercando di trattenere un sospiro che però non sfuggì al bel vampiro poco distante da lei.«Nervosa?», le chiese lui senza voltarsi a guardarla.«No. Dovrei?».Lui fece spallucce e togliendosi la maglietta si voltò verso di lei che per rompere l'imbarazzo disse: «Non pretenderai io faccia lo stesso?».Sentendo la propria voce tremare quando se lo trovò davanti bellissimo nella luce del crepuscolo, Emma si pentì all'istante di aver aperto bocca.La luce rosata gli si appoggiava delicata sul corpo disegnandone il profilo e avvolgendolo in un bagliore che ne faceva risaltare le linee.Era bellissimo e lei non riusciva a pensare ad altro.
***
Emma non riuscì a terminare la frase che lui già l'aveva strattonata con forza e spedita dall'altra parte della piazzetta in cui si trovavano.In quel punto il labirinto si faceva meno fitto e le siepi lasciavano lo spazio ad un ampio cortile dal perimetro circolare lungo la cui circonferenza erano sistemate delle panchine in pietra sulle quali si erano seduti i loro amici, spettatori curiosi di capire cosa stesse per accadere.«Ma che diavolo fai?».Imprecò Emma ritrovatasi improvvisamente a terra.«Ti aiuto a rimanere viva».«Certo. Se non mi ammazzi prima tu».
***
Lui la guardò serio, poi inclinò il capo di lato e alzando appena il labbro superiore per mostrarle i denti balzò verso di lei che, istintivamente, iniziò a correre verso l'ingresso del labirinto sperando di guadagnare un poco di tempo per capire cosa fare.«Le prede scappano e tu non sei una preda».Le urlò lui correndole dietro.«Non puoi scapparmi, sento il tuo odore».«L'odore delizioso del mio sangue».Disse lei da qualche metro più avanti.I due correvano rapidi e sicuri evitando abilmente gli ostacoli che si trovavano davanti, gli altri tre si aspettavano di vederseli sbucare di fianco da un istante all'altro. Fu esattamente così.«E allora vieni a prenderlo».Disse Emma inchiodandosi al suo posto in attesa dell'arrivo di Gabriel che le arrivò di fronte pochi istanti dopo."(Cit. Emma, Cap 16)
I feel immortal
I walk alone
Oscurità. Silenzio. La sola luce che i miei occhi riescono a percepire è quella che prepotentemente si fa strada tra le alte
e folte fronde degli alberi secolari che mi circondano. Si tratta di gigantesche querce dal tronco solido e nodoso. Si ergono superbe e nobili, come giganti incantati consci della loro immortale ed immobile possenza. La corteccia fresca e umida al tatto, come una corazza intagliata da centinaia di anni, avvolge e protegge l’intima parte dell’albero che sembra avere al suo interno una forza vibrante di vita. Sento lo scorrere della linfa sotto le mie mani. Le mie dita lunghe e affusolate accarezzano con curiosità crescente il profilo del tronco come se potessero, in questo modo, decifrarne il più nascosto segreto. Il solo rumore che sento è lo scricchiolio delle foglie secche, che cedono fragilissime sotto l’incedere sicuro dei miei passi. Posso udire il sussurro degli elementi della natura durante il mio passaggio, suona alle mie orecchie quasi come un incoraggiamento a continuare la mia corsa. Riesco a godere profondamente del suggestivo panorama. Il delicato bagliore che filtra tra i rami crea accattivanti giochi di luce. I raggi del sole tiepidi nel calore e nella luminosità sembrano argentee lame che dal cielo, penetrando il fitto fogliame, trafiggono la terra. Gli alberi robusti e ricchi di rami e foglie danno vita, unendosi sopra la mia testa, ad un intreccio tanto fitto ed intricato da impedirmi di vedere il cielo. Il profilo di ciò che mi circonda e mi avvolge sembra perdersi nello spazio, come sfumato nei tratti da un capace pittore con lo scopo di far perdere allo sguardo dell'affascinato spettatore il confine tra realtà e sogno. La timida nebbia che avviluppa i miei piedi conferisce al bosco un aspetto surreale...effimero...suggestivo e l'aria madida che bagna i miei vestiti ed i miei lunghi capelli odora di legno e fango. Un alito di vento fresco agita il paesaggio intorno scompigliando la mia chioma ribelle e rigenerando i miei pensieri. Mi fermo nel cuore di questo magico posto. Osservando quanto ho intorno gioisco intimamente di ogni angolo che incontra il mio sguardo. Respiro a fondo gli odori del bosco che risvegliano i miei sensi ormai sopiti da troppo tempo. Brandisco una spada con l’elsa finemente lavorata ed impreziosita da una pietra di ametista incastonata proprio nel mezzo di un elaboratissimo fregio del quale non riesco a distinguere chiaramente le linee. Nonostante la sua lama misuri oltre un metro, la tengo tra le mani con sicurezza e senza fatica mentre corro agile e veloce tra gli alberi passando loro accanto senza neanche vederli realmente. Mi perdo completamente nella pace secolare delle solenni querce tra le quali sfreccio abilmente priva di peso, quasi fossi un entità incorporea ed effimera. Sono arrogante nei movimenti. Vedo il mio volto candido e fiero. Un ghigno beffardo disegna sulle mie labbra un accattivante sorriso, mentre lo sguardo vivace tradisce l’insolenza e l’inesperienza della mia giovane età. Mi fermo solo per un attimo a guardare alle mie spalle e beneficiare di tanta forza per poi tornare a scivolare via rapida al di là del fiume che, mormorando vivo e dinamico, attraversa il bosco. Il profondo silenzio, rotto solo dai rumori della natura, rende il paesaggio ancor più suggestivo. Una forza seducente e magnetica mi spinge ad andare avanti nella mia corsa. Sempre più veloce. Come se qualcosa o qualcuno mi attirasse a sé. Il sangue scorre fluido e rapido nelle mie vene irrorando ogni centimetro del mio corpo di forza e nutrimento. I muscoli tesi rispondono fulminei ad ogni mio comando. Il respiro si fa corto. Il battito del cuore incalzante e potente. I sensi allertati pronti a reagire. Tutto il mio corpo esprime forza, potenza e prontezza. Come il più pericoloso dei predatori nulla sfugge al mio controllo e nulla può sorprendere il mio istinto e le mie difese. Nell’animo si fa strada una sensazione mista di paura ed eccitazione, l’adrenalina mi invade stordendomi, il mio corpo freme esaltato da tanta sicurezza. Ogni parte di me è in trepidante fermento. E tutto intorno è immobile, quasi irreale nella sua fissità. Così come il creato intorno a me, anche i miei pensieri sono serenamente fermi, fissi, immobili come in una fotografia. Posso osservarli e, a ritroso, riviverne ogni passaggio. Tutto mi trasmette calma.
(Cit. Emma, intro Cap 1)
Lost northern star
Sing for me
The reign
Until my last breath
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