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BLOG TOUR - La Porta dei Cieli di Stefano Dipino

Creato il 06 giugno 2014 da Nel @PeccatiDiPenna
BLOG TOUR - La Porta dei Cieli di Stefano Dipino
Calendario
26 - 30 maggio: Emozioni in font http://emozioni-in-font.blogspot.it 31 maggio - 4 giugno: Sil-ently aloud http://silently-aloud.blogspot.it 5 - 9 giugno: Peccati di penna http://peccati-di-penna.blogspot.it 10 - 15 giugno: Le boss dei libri http://lebossdeilibri.blogspot.it 16 - 20 giugno: La bacheca dei libri http://labachecadeilibri.blogspot.it 21 -25 giugno: Il flauto di Pan http://il-flauto-di-pan.blogspot.it 26 - 30 giugno: Anima d’Inchiostro http://erelneah.blogspot.it 1 - 5 luglio: Never Say Book http://neversaybook.blogspot.it 6 luglio: Emozioni in font http://emozioni-in-font.blogspot.it

Salve a tutti, benvenuti a questa terza tappa del tour, dove vi parlerò dei personaggi di "La porta dei cieli".
Non mi piace l'idea di 'imporre' un volto ai miei protagonisti ab origine; preferisco che siano i lettori singolarmente a elaborare nella loro mente un viso, un corpo, un andamento, dei segni caratteristici. O che sia il cinema a farlo. Stefano Dipino
Tramite le parole dell'autore potrete immaginare i protagonisti di questa avventura.  Leggete e aprite gli occhi della mente...
BLOG TOUR - La Porta dei Cieli di Stefano DipinoAlessandro è un personaggio privo di stereotipo, al di là di quanto si possa pensare da una prima lettura: è un professore, vero, si troverà coinvolto in una serie di eventi a catena impossibili da controllare in un'escalation di suspense e colpi di scena, vero, ma è qualcosa di completamente nuovo. Alessandro è l'idea di un 'professore 2.0', un uomo che è arrivato a coprire una posizione accademica grazie al padre – e questo non viene mai dimenticato nel corso dell'intera opera – ma che per questo non rinuncia ai suoi capelli lunghi o a indossare le sue sneakers sotto ai completi firmati. Un uomo abituato a vivere la sua vita, egoista, isolato da un campo di forza che sembra distaccarlo anni luce dalla crisi e dalla tragica situazione italiana. Nella Porta non si parla di una sua conversione o di un cambiamento che parte da dentro, tutt'altro, si parla di come gli eventi possano cambiare un uomo. Ma Alessandro cambierà davvero nonostante tutto? Ed è davvero tutto come sembra? Come insegnano i telefilm a partire da Lost, alcune risposte sono più dubitative delle domande.
Roberto Guerrini è un ragazzo, ma è vissuto in un contesto famigliare che l'ha costretto a crescere di colpo. Ha 25 anni, ma ha già all'attivo un'esperienza in Marina Militare e studia letteratura. Spettinato, scuro, massiccio, imprevedibile. È una sorta di nuovo D'Annunzio, un giovane che negli anni '10 del nuovo millennio coniuga cultura e azione, senza riuscire a rimanere mai fermo o passivo. È testardo, irruento, violento e si colloca dall'altro lato del mondo rispetto ad Alessandro. Eppure non potranno fare a meno l'uno dell'altro.
BLOG TOUR - La Porta dei Cieli di Stefano DipinoGiovan Battista Morelli è un uomo d'altri tempi, un ridanciano dall'accento toscano che alla sua età è ancora attivissimo nel commercio di opere d'arte. È una figura paterna per molti personaggi del libro - forse anche per lettore - che oscilla sulla bilancia insieme a Paolo Altieri e si inserisce proprio dove questi viene a mancare. Nonostante ciò, se dovessi usare una parola per descriverlo, sarebbe 'indecifrabile'. Ho cercato di renderlo del tutto simile a una moneta magica che, su un tavolo, gira all'impazzata mostrando ogni volta facce sempre diverse – e nel farlo non ho potuto non pensare a uno dei miei autori preferiti, Cecco Angiolieri. (qui forse mi ripeto, ma da quel che ho capito questa risposta va su un blog diverso da quella in cui già parlo di Angiolieri)
Matteo De Angelis è forse l'unico personaggio che può avvicinarsi a uno stereotipo, ed è quello dello scienziato pazzo ma buono. È l'elemento comico, un sorriso in pagine piene di tensione. Ha un ruolo comico molto importante sia per le sue battute che per le sue azioni, brevi e intense, e grazie a lui ho potuto concludere un capitolo ridendo come non faceva da tempo. Ha degli elementi presi da diversi personaggi che ho avuto modo di conoscere, direttamente o indirettamente, ed è una spalla significativa per Alessandro. È un personaggio molto singolare che difficilmente ho trovato in un romanzo italiano.
Roma è senz'altro al centro del romanzo. È onnipresente, trasuda da ogni parola, gronda sugli altri personaggi e allo stesso tempo è dentro di loro. È come il bianco delle pagine dietro i caratteri: c'è anche se nessuno ci fa caso - almeno consciamente.
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