Blog Tour: Not pretty enough by Jaimie Admans

All of this thinking has meant I’m not concentrating on the block of wood I’m supposed to be sawing, and I don’t even realise I’m still moving the saw until Debs clicks her fingers in my face and says, “Chessie, what are you doing?”

Oops. I look down and the saw is halfway through the table. It’s embedded. In fact, it’s downright stuck. I pull and wiggle it but it won’t come out. Oh, hell. Why do I always manage to mess something up?

“Not pretty enough” è entrato nelle cose da leggere grazie a Dianne di “Oops! I read a book again” con cui ho iniziato a collaborare da pochissimo e con cui mi sto trovando molto bene. Generalmente sono una tipa che non si fa problemi per un libro, che se in qualche modo un volume finisce nelle mie cose da leggere un motivo c’è. In questo caso, come in molti altri, è stata la copertina a colpirmi e sono molto contenta di averlo scelto perché ragazzi questo è il libro più divertente che abbia letto negli ultimi tempi. Non ho mai riso tanto, come con questo libro.

“Buoni propositi per il nuovo anni:

1.Lloyd Layton si accorgerà che esisto. Una volta mi ha detto tre intere parole, e questo è certamente un progresso. Se non riesco ad avere una vera conversazione con lui subito, allora mi toglierò la maglietta e camminerò attraverso la caffetteria, perché nessuno può ignorare queste tette.

2.Non verrò espulsa per camminare attraverso la caffetteria.”

Queste sono le parole che danno inizio alla sua missione.

Chassie ha quattordici anni, non sufficientemente bella, e molto innamorata. Lloyd Layton è bellissimo, popolare e totalmente ignaro dell’esistenza di Chessie. Il suo obiettivo è chiaro: far innamorare Lloyd di lei ed ha esattamente un anno per farlo. Mentre l’ossessione di Chessie per Lloyd raggiunge il punto di non ritorno e lei inizia a tessere una ragnatela di bugie che rapidamente vanno fuori controllo, Lloyd si rivela essere non proprio il principe che lei credeva. Riuscirà Chessie ad evitare il peggio prima che sia troppo tardi.

Questo ya viene presentato come una commedia e vi posso assicurare che corrisponde appieno alla definizione, in maniera totale e senza eccezioni. Davvero lo scrivevo anche nell’introduzione, non ho mai smesso di ridere. Vi dirò di più. Quando lo leggevo stavo andando in università e ho quindi continuato la lettura in treno. Bene i passeggeri pendolari che erano con me mi avranno presa per pazza perché ogni tanto sghignazzavo da sola, come un isterica pensando “ma non è possibile”! Questo libro dovrebbe diventare un film, avrebbe un successo strepitoso, ve lo assicuro. Consigliato dai 13 anni in su, è stato un vero spasso per me che ho 11 anni di più. Uno stile fresco e innovativo, una trama ben congeniata, un passo che non è né lento né veloce, ma assolutamente perfetto per apprezzare la storia. Storia che viene sviluppata per episodi, raccontati dalla voce di Chessie mentre li vive, che mostrano i suoi tentativi, spesso fallimentari, di guadagnarsi il favore di Lloyd.

Chessie è una quattordicenne che si affaccia al mondo dei primi amori, e di una cotta sproporzionata per un ragazzo che viene messo su un piedistallo e che lei guarda da lontano, in maniera totalmente falsata, tanto che va a sbattere contro i pali della luce. Situazioni tragicomiche che mettono in luce il fatto che per amore si sia disposti a fare qualsiasi cosa e a tentare il tutto per tutto. Chessie è una ragazza normale, come ce ne sono tante, non particolarmente bella, non particolarmente brillante a scuola, senza una reale passione. Poco sportiva, poco creativa, poco geniale, si aspetta solo un po’ di considerazione dall’unico ragazzo che fino a quel momento l’ha colpita. Ce la mette tutta, anche improvvisandosi cuoca, parrucchiera e sportiva, per cercare di attirare l’attenzione di Lloyd in maniera positiva.

Lloyd è un ragazzo, molto alto, sportivo, intelligente, bravo a scuola, ricco, popolare, insomma il sogno di ogni ragazza e il ragazzo che i suoi amici vorrebbero imitare. Un guy’s guys uno di quei ragazzi nati per fare il leader. E sembrerebbe una giusta scelta per avere una cotta su di lui. Ma mentre si continua a leggere ci si rende conto che non è tanto perfetto, che a volte, l’apparenza inganna parecchio.

Nella storia abbiamo poi Debs la fedele migliore amica di Chessie che la sostiene in ogni pazzia anche quando non è d’accordo con lei e le consiglia di togliersi il tipo dalla testa. Ewan. Il loro migliore amico, che prova qualcosa in più che semplice amicizia ma che rimane fedele sempre a loro in ogni situazione. C’è anche la mean girl, quella che vorresti riempire di mazzate talmente è stronza Leigh, che non perderà occasione per umiliare Chessie e metterla in situazioni poco confortevoli. Non posso poi non citare Darren, il migliore amico di Lloyd che pare del tutto marginale, ma secondo me avrà un ruolo molto, molto importante.

L’ambientazione, vicino Cardiff, in un piccolo paesino di provincia inglese, è assolutamente ben curata e si sente tutta la pesantezza della vita da liceali in un mondo che non accetta compromessi, che ti vuole sempre al tuo top, senza difetti e impeccabili nell’immagine, quando sono altre le cose importanti nella vita. Favoloso.

Il particolare da non dimenticare? Un cappello nero…

Uscito il primo agosto 2013 questo libro è una piccola meraviglia, in un mondo dove le adolescenti lottano per la supremazia a scuola a suon di popolarità e outfit alla moda, qui Chessie è una sfigata, impopolare a cui ne succedono di tutti i colori e che la rendono assolutamente incapace di difendersi. Vi invito davvero a leggere questo libro, di uno spasso unico. Io intanto aspetto il sequel in uscita ad inizio 2014 che non mi farò di certo scappare, perché penso che sarà bello quanto questo.

Buona lettura guys!

Ringrazio immensamente Dianne di Oops! I read a book again per avermi offerto la fantastica opportunità di leggere in anteprima questo libro in cambio della mia onesta opinione.

Volete sapere qualcosa di Jaimie Admans?

È una ragazza di 28 anni, inglese, con un accento scozzese, con un nome difficile da pronunciare. Vive nel sud della Scozia, e le piace scrivere, fare giardinaggio, bere the e guardare film horror. Odia i ragni e le patatine al formaggio e alla cipolla. Ha scritto per anni ma non aveva mai trovato il coraggio di dirlo alle persone. Afterlife Academy è il suo terzo romanzo e spera che piacerà ai lettori. Ce ne sono molti di più in programma!

Dove trovarla:

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Dove trovare “Not pretty enough”:

Goodreads | Amazon

Volete leggere una piccola anticipazione???

Tre

Due

Uno

I hear the words, “Sir, I don’t get this,” come from the seat next to me. This is very strange because it sounds like Lloyd’s Welsh accent, but Lloyd is some kind of genius and always gets maths stuff. I risk a glance towards him, and sure enough, he has his hand in the air and is beckoning for Mr Griffiths to come over. Wow, I think. Lloyd doesn’t get this, and I look like I do. He must be so impressed.

But Mr Griffiths is a bit busy. He is bending over Cole’s work, shaking his head and muttering. He looks at Lloyd distractedly. Then he looks at me. Then he says a terrible, terrible thing.

“Ask Francesca to explain it to you, she knows what she’s doing.”

Oh, crap. Why can’t we be doing something easy?

I immediately go to put my hand up to object, but Mr Griffiths has gone back to Cole’s work, and Lloyd is looking at me expectantly.

Okay, deep breath. All I have to say is one simple sentence. All I have to say is, ‘actually, I don’t really understand it myself,’ and all will be well. The teacher will come over and explain it to both of us, and Lloyd will ask me what I’ve been writing in my book for the past twenty minutes, and I might have to admit that it mainly involves CC loves LL doodled in various fancy handwriting with my new pen. So instead I say, “Sure, I’ll explain it to you.”

He nods and smiles at me, and I wonder how the hell I’m going to get out of this one.

I close my own book and glance nervously around the class. Everybody has their heads down, concentrating on their work, except for Leigh. She is resting her head in her hand and staring longingly at Ewan, who is working obliviously. It’s pathetic. It’s obvious to the whole class that she’s yearning for him. God, I hope it’s not that obvious that I like Lloyd. I mean, Leigh is practically drooling on the desk over Ewan. At least I don’t drool on the desk. Not very often, anyway.

“Well,” I say, leaning over to look at Lloyd’s book and turning a page, just as he goes to move the book closer to me. Our hands brush together and I pull back startled by the intensity. Our hands brushed! And there was electricity! This is meant to be!

“So,” I say, wondering what to do next. “This is algebra…” This is ridiculous. He knows what bloody algebra is. I rest my pen against my top lip and try to look intelligent and seductive at the same time. Lloyd still has an expectant look on his face. Except, I’ve obviously rested the pen too high up my lip, and it’s tickling my nose. Really tickling now, and…

“Atchooooo!” I yell, a sneeze catching me by surprise. Oh my god. I’m aware that every person in the classroom is staring at me.

“I’m sorry,” I say, holding up my hand. “I just…” Oh no. “Atchooooo!” I sneeze again. “Atchoooooo!” I grip my nose firmly between my thumb and my finger. I vaguely remember reading somewhere that is the best way to stop sneezing. Or is that hiccups? Either way, it doesn’t work. It just makes me want to sneeze more. “Atchooooo!” I yell again. Oh God, this is so embarrassing. Why do I have to have a sneezing fit on the one day I am sitting by Lloyd Layton? It’s highly unlikely that I will ever be lucky enough to sit by Lloyd Layton again; I get my one big chance to impress him, and what do I do? I sneeze.

“Atchooo!”

Oh God. Now my nose is running. I’m still gripping it with one hand, and frantically feeling around in my bag for a tissue with the other.

“Atchooooooooooooooo!” It comes again, and this time something so horrible happens that it’s like being in slow motion. A huge lump of snot, my snot, straight out of my nose, flies out of my nostrils, and goes zooming up into the air, turns around, and like a giant pancake, starts plummeting back down to earth, to land smack bang in the middle of Lloyd’s textbook.

Oh. My. God.

“Ugh!” Lloyd yells and pushes his chair back so fast that he nearly falls off it.

Oh my god. What do I do? What do I do? My face has gone so red I must resemble a lobster, and when my hand finally closes around a tissue in my bag, I have no idea what to do but lean over and wipe the snot from Lloyd’s book, and deposit the offending tissue back into my bag. I’m so embarrassed I could die. And to make things so much better, Mr Griffiths is laughing like he’s never seen anything funnier in his life.