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Blog Tour: Ride by J.C. Emery

Creato il 04 novembre 2013 da Anncleire @anncleire

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Not here. I can’t do this here. But he isn’t giving me much of a choice, so with trembling hands and lips, I try to explain. Beyond any sense of humility and reason, I want Ryan to want me. Not just to fuck me, but to want me.

“Ride” è entrato nelle cose da leggere appena ho partecipato al cover reveal e mi sono ritrovata la copertina sotto gli occhi. No perché secondo voi come facevo ad ignorarla? Così quando InkSlinger PR mi ha dato la possibilità di partecipare al blog tour non ci ho pensato due volte. In un certo qual modo però sono rimasta insoddisfatta del libro. Insomma sapevo a cosa andavo incontro, una romance pazzesca con dei motociclisti, dei criminali e una guerra intestina. Ma non mi aspettavo di trovare degli elementi che mi avrebbero fermata dall’apprezzare in maniera totale il libro.

 

La morte viene in Armani. La salvezza viene con la pelle.

La principessa della famiglia criminale Mancuso, Alexandra sa una cosa o due su come vivere fuori dai confini della legge. Soffocata dalla vita che il padre ha preparato per lei, compie una scelta da cui non può tirarsi indietro, cambiando l’intera traiettoria della sua vita.

Spinta nel mondo oscuro e pericoloso del Forsaken Motorcycle Club per la sua stessa protezione, Alex si ritrova a confrontarsi con l’ultima cosa di cui avrebbe bisogno in questo momento: l’uomo dei suoi sogni. Lui è sesso rivestito di pelle, il diavolo incarnato, e sa baciare benissimo. Ed è assolutamente off-limits. Ryan Stone può essere suo amico ma gli è proibito essere il suo amante.

Un Forsaken della terza generazione, Ryan non sa nulla se non la vita su due ruote e non la vuole in nessun altro modo. Ama i molti privilegi  che vengono dal gruppo, ma l’unica legge che riconosce è quella che viene dal suo club. Equilibrano il suo desiderio per il suo corpo e il bisogno di tenerla al sicuro, Ryan cerca di tenere Alex a distanza. Avendo finalmente preso una decisione per sé stessa non vuole più sentire la parola “no” e cercherà di uscire dai confini che neanche Ryan osa superare.

Se ero entusiasta di leggere questo libro, alla fine mi sono dovuta ricredere, molto del mio entusiasmo si è perso dopo i primi capitoli, sia per l’ovvietà di un certo tipo di stereotipo su cui la Emery ha costruito i suoi personaggi della criminalità organizzata della Brooklyn da bene, vestiti di italianità, alla “I Soprano” e con tutti quei meccanismi, un po’ falsi e pretenziosi che emergono ad ogni piè sospinto. Un po’ per l’uso di frasi in italiano, che mi hanno fatto un storcere il naso, per la scarsa cura e a volte mancata accuratezza, che da madre lingua mi sono subito saltati all’occhio. Insomma quanto di più sbilenco ci sia. Questo mi ha fatto un po’ perdere contatto con la  storia, con cui non sono riuscita bene ad immedesimarmi, un po’ perché Alex mi stava antipatica, e per il suo atto che la porta da New York ad uno sperduto paesino nel Nord della California, un po’ perché la storia è lontana dal mio immaginario. Sono sincera, le storie con bande di qualsiasi tipo mi danno fastidio. Perché comportarsi in una certa maniera? La “famiglia”, il “clan”, la “banda”, il “gruppo” prima di tutto. Certi valori non corrispondono al mio modo di pensare. Finché il narratore è stato Alex in definitiva il libro mi ha dato fastidio. Quando la parola è passata a Ryan le cose si sono fatte più interessanti, anche se a mio avviso, manca una vera caratterizzazione del personaggio, che veniamo a conoscere solo attraverso le sue azioni, i suoi pensieri, infarciti di un linguaggio crudo e volgare, che presenta sempre un qualche tipo di parolaccia mi ha lasciato un po’ scettica. Insomma, non che non apprezzi una parolaccia di tanto in tanto, io sono quella che ne spara in continuazione, ma quando se ne fa un uso continuo e a volte senza senso mi lascia un po’ scettica.

La storia di fondo, quella che si dipana, dal tradimento di Alex, ci troviamo in un mondo a due ruote che risulta sempre in bilico, i cui protagonisti obbediscono solo alla legge del branco. C’è molta tensione, molti comportamenti ambivalenti che si sfrangono nei contorni di una storia che non sembra avere possibilità. E se Alex è cresciuta in un mondo che l’ha educata all’obbedienza verso gli uomini di potere, che si aspettava da lei solo il suo capo chinato, la facciata perfetta e la sua  sottomissione, Ryan è una testa calda, uno di quelli che non può tenere i pantaloni allacciati, incredibilmente sexy e affascinante e allo stesso momento uno stronzo di prima categoria. Uno di quelli a cui vuoi tirare un calcio nelle parti intime e vederlo contorcersi al suolo.

I personaggi secondari sono tantissimi, a volte anche troppi, dalla famiglia di Ruby, la zia di Alex, ai membri del club di motociclisti, di cui quello che spicca di più è Duke, con cui Alex costruisce una relazione molto ambivalente.

Il particolare da non dimenticare? Un album fotografico…

Ricco di azione, “Ride” è una lettura per stomaci forti che non si lasciano impressionare da niente né dal linguaggio sporco né dalle scene violente. Primo volume di una serie ha molto da mostrare ai suoi lettori.

Buona lettura guys!

 

Ringrazio InkSlinger PR per avermi concesso di partecipare  a questo Blog Tour e di leggere un Arc del libro in cambio della mia onesta opinione.

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Volete sapere qualcosa di JC Emery?

Da bambina era affascinata con le cose che si fermavano di notte. Come dicono certe cose non cambiano mai. Ora, da adulta, si divide tra sexy uomini di legge, creature mitiche e eroine forti che vivono nella sua testa e si dà da fare per la sua laurea triennale in Inglese. È nata nell’area della Baia di San Francisco ma chiama casa anche il Texas e la Louisiana. In questi giorni indossa flip flops tutto l’anno nella California del Nord e non può immaginare un clima più bello.

Scrive per adulti, new adult e young adult. Spazia tra vari generi tra cui sci-fi, horror, chick lit e mystery crime, e è molto tentata dalle storie sovrannaturali. E tutto quello che è romance.

Dove trovarla:

Blog  |  Twitter  |  Facebook  |  Goodreads  |  RIDE Goodreads

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E ora potete leggere le opinioni della emery sul suo libro, qualche curiosità e progetti futuri!

1)  Where does the idea of “Ride” come from?

I’ve always had a fascination with organized crime and how criminal organizations regard one another. I was struggling with a story idea when I was watching a documentary on the Hells Angels and the answer just came to me— bikers and the Italian mob. Done. Okay, it took a little longer than that, but that’s where the basic idea came from. :)

2) What is the most difficult scene to write in the book?

The scene is about three-quarters of the way through the book and it’s a revelation between two characters that could either bond them or tear them apart. I love it because it shows us a glimpse of who my favorite character is at heart. She’s incredible.

3) What is your favorite character and why? And the one who resembles you the most?

Ruby. Hands down, my favorite is Ruby. Ruby is very much modeled after my own mother. They’re both very strong characters, fierce mothers, and neither of them are exactly quiet or gentle with their opinions.

The character who resembles me the most? Probably Nic.Each of my heroines gets something from me. Alex gets her smart mouth from me, Ruby gets the traits of my mom that I hope I possess, and Nic gets a whole bunch else, like her wild spirit.

4)Do you like to escape on the back of a bike?

I’d prefer not to ride bitch, but thanks. ;) Actually, my goal for this summer is to get my own Harley. Why would I want to be a passenger when I can be the one in control?

5)Do you prefer a bad boy or a next door boy?

I think there’s a place for both, but I’m most drawn to bad boys. I write both types of characters. The boy next door is what I want to want because they’re awesome. But the bad boys are what I actually want.

6) When you don’t write, what do you do?

I like to read, watch TV, and explore new things. Any time I can get away from the computer, I do!

7) What is the part that you most enjoy of the creative process? And the one you hate the most?

I love meeting new characters. Figuring out their ticks and their deepest secrets is a lot of fun. I also love beginning new projects. Realizing my story has a plot hole kills me. Sometimes it just means a little re-working. Othertimes, it’s like trying to repair the Titanic.

8) What is your guilty pleasure?

I have a lot of “guilty” pleasures that I have no guilt about. But the one I might  be a little embarrassed to admit is that I love TLC’s Sisterwives. I get all excited when a new season starts to air. I can’t even explain the appeal, but I absolutely love it.

9) You write romance, are you interested in other genres? If yes which ones?

I love urban fantasy— with or without the romance. I also really enjoy thrillers. Actually, some of my favorite books aren’t even romance. Like The Witching Hour by Anne Rice, which is traditionally considered horror.

10) Usually what do you read? You prefer books for research or books for relax?

When I read, I want it to be purely for fun. Between work and school and writing and betaing, I read plenty that requires energy. I’m all about the fun stuff. But then, I also sometimes consider research fun, so…

11) There is a fire … what do you save?


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