“You can’t devote yourself to capturing the life force in the crook of someone’s little finger, for example, and not realize the perfect uniqueness of that individual,” he said. “That appreciation for the unique unites us, when we let it. Real perfection is flawed, not sterile like what one encounters on gushi.”
“Lots of people don’t like imperfection,” the brown-skinned, dark-eyed woman seated next to me interjected. “And the more time they spend on gushi the less tolerance they have for it. How do we combat that in other people?”
“Tomorrow” è uno di quei libri che non mi sarei aspettata mai di leggere, perché non sapevo neanche che esisteva. Avevo letto “Yesterday” il primo volume di questa fantastica serie diverso tempo fa grazie a Netgally e mi era sempre rimasto in mente. Una distopia così ben congeniata, con una storia piena di colpi di scena che non potevo non amarla. Così quando ho scoperto che Shane Morgan di Itching for Books stava organizzando un BLOG TOUR per “Tomorrow” non ho proprio potuto dire di no, perché diamine era un sequel super desiderato quando è stato posto alla mia attenzione.
L’avventura sci-fi che è iniziata con Yesterday continua con un thriller che può essere letto anche come uno standalone.
2063, United North America: i cambiamenti climatici hanno reso gran parte del paese inabitabile, le assunzioni dei lavoratori robot hanno creato una massa di lavoratori disoccupati, l’eco-terrorismo è una costante minaccia e la guerra nucleare tra Pakistan e India ha creato dei grossi buchi nello strato di Ozono che circonda il globo e ha spinto l’umanità verso un precipizio.
Garren e Freya sono riusciti a scappare dall’incubo di quel mondo e si sono persi nella Vancouver del 1986. Ma la mano del futuro è lunga e non sono più al sicuro. Nessuno lo è. Forze oscure sono intente ad influenzare il passato. E quando Freya viene presa tocca a Garren salvare lei e il futuro.
La storia precipita subito il lettore nel mezzo degli eventi e se “Yesterday” viene narrato da Freya, “Tomorrow” invece viene descritto dalla voce di Garren, che risulta molto convincente e la Martin svolge un ottimo lavoro nel caratterizzare al meglio un personaggio maschile, dandogli spazio e pensieri che non hanno niente di femminile e che anzi risulta molto convincente. Un altro aspetto molto interessante del libro e il procedere con la narrazione alternando capitoli nel 2063 a capitoli nel 1986, creando così una sovrapposizione di effetti e una reazione a catena che sconvolge il lettore e lo blocca, in un tempo che ha conseguenze multiple. Quando si è nella storia, si ha sempre quella sensazione di dubbio, del cosa è successo prima, quanto la manipolazione del passato da parte degli agenti del UNA è rilevante o arriva lontana e quanto ciò che è accaduto nel 1986 influenza quello che poi succede nel 2063. Non è facile tenere a bada tutto ma la Martin ci riesce magnificamente. Nel 1986 Garren e Freya vivono insieme da 15 mesi, e la pressione su di loro, due ragazzi di diciannove e diciassette anni inizia a farsi sentire. Mentre i due devono mantenersi, devono pure convivere con quello che sanno e con il pericolo, costante ed inquietante degli agenti che di certo non hanno smesso di dar loro la caccia. Nel 2063 Garren si ritrova con le stesse insicurezze, moltiplicate dal fatto che in una estate cambia tutto e viene a trovarsi in mezzo a situazioni scomode. Il personaggio di Garren è molto affascinante, perché non solo lo vediamo in due contesti diversi, ma nel passato è anche cresciuto, maturato e acquisito una certa sicurezza, che deriva dal fatto che deve mantenere al sicuro lui e Freya come non aveva mai fatto. Rimboccarsi le maniche è difficile ma lo è ancora di più quando tutto precipita e si ritrova da solo. Non voglio spoilerare niente, secondo la mia politica, e mai come in questo caso mi ritrovo senza parole. Mentre molte delle questioni rimaste sospese in “Yestarday” trovano risposta, pure veniamo a conoscere meglio il futuro, un futuro che tra distopico e sci-fi risulta quanto mai catastrofico e apocalittico. Spaventa davvero immaginare che le cose possano andare così, che certi episodi possono essere più verosimili di quando immaginiamo. L’uomo ha in mano molti mezzi per migliorare la qualità di vita degli abitanti della terra, ma allo stesso tempo ha molti mezzi per distruggere l’umanità. Ed è spaventoso ed inquietante. Io adoro le distopie, soprattutto quello in cui la componente scientifica ha un ruolo importante. Da ing elettronico è una deformazione professionale, ma in un mondo come quello della Martin, dove i robot hanno mansioni specifiche come quelle di controllo della sicurezza e diventano delle specie di poliziotti non si può fare a meno di pensare quanto ci sia di sbagliato in questo approccio, quanto indefinitiva siamo in pericolo. Se il progresso a livello tecnologico è di certo positivo, sia a livello di scambi che di servizi, non so quando sicuro sia per una società sempre più chiusa, sempre più incapace di interagire di persona, guardandosi faccia a faccia. Ci si chiude sempre di più in un mondo multimediale e i rapporti, molto sterili, perdono di quel senso di comunità che in tempi di crisi e di guerra è fondamentale. La massa, è composta da individualismi che sfociano in divisioni e sciagure e di conseguenza a ribellioni di livello colossale.
Il particolare da non dimenticare? Un braccialetto…
Una storia mozzafiato, piena di colpi di scena e di eventi al cardiopalma che tengono il lettore incollato alla pagina, anche nei momenti più tragici. Garren è un protagonista che si ama a prima lettura e che si vuole aiutare, anche quando non possiamo. Vi invito a seguire qui il resto del blog tour e ad aggiungere il libro su Goodreads. Pubblicato il 10 ottobre per la Random House “Tomorrow” è un must read per tutti gli amanti di distopie/sci-fi.
Buona lettura guys!
Ringrazio immensamente Shane Morgan di Itching for Books per avermi fatto leggere il libro in anteprima e avermi fatto partecipare al Blog Tour. Grazie.
Volete sapere qualcosa du C.K. Kelly Martin?
Ha sempre pensato che sarebbe finita a scrivere e ha iniziato a scrivere il suo primo romanzo in un appartamento a Dublino, finendolo nei sobborghi di Toronto. Da allora ha scoperto la narrativa per young adult e lo ha sentito come rinfrescante ed eccitante per lei. Hai molta della tua vita per essere un adulto, ma cresci solo una volta! Vive attualmente vicino Toronto con suo marito. È diventa una cittadina irlandese nel 2001 e continua a visitare spesso Dublino (anche se non spesso come vorrebbe) mentre lavora ai suoi romanzi.
Dove trovarla:
Guardate il Book Trailer del libro:
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake