Ho Chi Minh city, Vietnam: pesanti condanne nei confronti dei 3 blogger dissidenti – Nguyen Van Hai noto come Dieu Cay, Ta Pong Tan e Phan Thanh Hai – erano attese, e sono puntualmente arrivate: in questa fase il Partito comunista vietnamita (Pcv) non ammette alcuna manifestazione di dissenso politico, e la decisione del Tribunale a pene che variano dai 4 ai dodici anni di reclusione per il reato di propaganda contro lo Stato era di fatto inevitabile. (Alla fine della fase detentiva, i blogger dovranno scontare dai 3 ai 5 anni di arresti domiciliari, ndr).
Dal blog di Dieu Cay
Inutile quindi l’intercessione di Barack Obama pro Van Hai, e l’estremo sacrificio della madre della blogger e ex poliziotta Pong Tan, immolatasi in un rogo per protestare contro la detenzione della figlia. I 3 attivisti fanno parte del Club dei giornalisti liberi, entitá all’insegna del giornalismo partecipativo di denuncia. Per ulteriori approfondimenti sul caso si rimanda a un brano dell’articolo «Vietnam, scure contro i blogger», pubblicato dalla “Stampa”.
«Tre attivisti condannati a pene tra i quattro e i dodici anni . Dall’Occidente erano giunti ripetuti appelli al rilascio, ma le autorità vietnamite non si sono fatte impietosire: il processo-lampo a tre blogger dissidenti tra i più noti nel Paese socialista si è aperto e concluso oggi con pene dai 4 ai 12 anni di reclusione per propaganda contro lo stato». (Continua).
(Francesco Giappichini)